Cultura
GIOVEDI’ SANTO SI RIVIVE IL RITO DELLA LAVANDA DEI PIEDI
Giovanni 13,12-15 ” Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. ” Queste le parole pronunciate da Gesù Cristo dopo che lavò i piedi ai suoi apostoli trascritte nel Vangelo di Giovanni. Un rito quello della “Lavanda dei Piedi” che secondo la Chiesa rappresenta uno dei momenti più significativi della fede cristiana, in questo gesto si può riassumere brevemente la vita di Gesù Cristo il quale “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,45).
Nella serata di ieri , Giovedì Santo, le Comunità Cristiane Bergamasche hanno rivissuto il rito della Lavanda dei Piedi, i sacerdoti hanno interpretato il ruolo di Gesù lavando i piedi a 12 fedeli . “Un gesto quello della Lavanda dei Piedi che quotidianamente siamo chiamati a compiere” afferma Monsignor Giuliano Borlini Arciprete di Clusone “Gesù si è offerto a noi donandoci se stesso e noi dobbiamo dimostrare che questo gesto non è stato vano.
” Durante l’Omelia Don Remo Duci ha voluto rimarcare l’importante gesto che Monsignor Francesco Beschi Vescovo di Bergamo ha chiesto ai sacerdoti della Diocesi come grande segno di altruismo impegnandosi ad offrire una mensilità del proprio stipendio per aiutare le famiglie e i disoccupati, ma soprattutto per alimentare la speranza per un futuro migliore. Nella foto un momento della Lavanda dei Piedi nella Basilica di Santa Maria Assunta a Clusone.
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