“TORNA”: L’APPELLO DEGLI AMICI DI FRANCESCO SU FACEBOOK. INTANTO LE RICERCHE CONTINUANO

“Qualsiasi cosa sia successa si può risolvere. Torna a casa che ti stiamo aspettando tutti!” Sono messaggi disperati e pieni di affetto quelli che si leggono sulla bacheca facebook di Francesco Centi, il 16enne di Nembro scomparso da domenica.

Nelle ultime ore i suoi amici increduli alla notizia della scomparsa stanno riempiendo lo spazio virtuale punto di riferimento per gli adolescenti, con un solo appello “Francesco torna”. Come se Francesco potesse leggerli comunque, ora che il suo cellulare risulta spento. La sua pagina personale è una pagina “aperta”, senza privacy, perché ai giovani non interessano le regole degli adulti.

Così si leggono messaggi strazianti, di quel dolore che solo a 16 anni si può provare “Grazie perché quando ero all’inferno tu hai proteso la tu mano tra le fiamme. Grazie per non aver mai pronunciato frasi di circostanza. Grazie per avermi dedicato tempo e parole. Grazie per non aver sminuito il mio dolore. Grazie per avermi regalato la tua amicizia,senza chiedere nulla in cambio… Grazie perché spero che non mi abbandonerai”.

LE RICERCHE

Le ricerche di Francesco Centi sono scattate domenica sera. Dopo aver trascorso sabato e domenica da un amico a Romando di Lombardia Francesco avrebbe avvisato la madre alle 18 di domenica che sarebbe tornato a casa con il Tram delle Valli, dopo quel momento più nessuna notizia. E il suo cellulare risulta spento. Le forze dell’ordine si stanno indirizzando su tutti i fronti ma non sembra essere emerso nessun elemento utile. Francesco si era già allontanato una volta per qualche ora per problemi scolastici.

Il giovane frequenta l’Istituto alberghiero di Nembro, è alto 1 metro e 80 centimetri e pesa 65 chili circa. Al momento della scomparsa indossava jeans blu, una polo verde, un cappellino con visiera di colore grigio. Ha con sé uno zainetto mimetico, carta d’identità, l’abbonamento alla Teb e pochi euro. Chiunque avesse informazioni utili è pregato di contattare le forze dell’ordine.

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