Cronaca
SOCCORSO TRA ROCCE E CANYON: ESERCITAZIONE DEGLI OPERATORI IN ALTA VALLE
– CLUSONE – Si è conclusa domenica 18 maggio a Clusone la verifica di due giorni per il mantenimento della qualifica riservata agli operatori per il soccorso in forra (O.S.F.) del Sasl – Servizio regionale lombardo, uno degli ambiti specialistici di eccellenza per il Cnsas – Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.
Nelle ultime settimane, grazie alla presenza di istruttori nazionali e regionali appartenenti alla Scuola interna alla struttura, si sono svolti corsi e prove pratiche per l’ottenimento e la conferma delle qualifica di O.F. (operatore in forra), di O.S.F. (operatore di soccorso in forra) e di T.S.F. (tecnico di soccorso in forra).
Tali qualifiche hanno validità triennale e per il mantenimento delle stesse sono previste giornate di verifica per i tecnici. Verifiche che nel fine settimana appena trascorso hanno avuto come protagonisti i tecnici del Sasl, provenienti da tutta la Lombardia, impegnati nella forra di Cerete il sabato, e nella Val di Tede, presso Onore, il giorno seguente. In quest’ultima giornata i tecnici sono stati chiamati a simulare il recupero di un torrentista in un tratto di canyon particolarmente acquatico.
Le squadre addestrate per il soccorso in forra utilizzano una particolare barella impermeabile in neoprene, a tenuta stagna, che protegge l’infortunato dall’umidità e da eventuali infiltrazioni d’acqua. La specifica preparazione e il costante aggiornamento dei tecnici sono la garanzia di un’elevata professionalità, che si esprime soprattutto in caso di soccorso in ambiente disagiato, impervio oppure ostile, come avviene nel corso di attività torrentistiche (forra o canyoning) o per eventi ordinari che si verificano in luoghi con determinate caratteristiche, difficilmente raggiungibili dalle normali équipes sanitarie.
Nella foto un momento dell’esercitazione
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