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Cronaca

BOSSETTI IN STATO DI FERMO: IL 44ENNE NEGA L’ACCUSA DELL’OMICIDIO DI YARA GAMBIRASIO

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Massimo Giuseppe Bossetti è il presunto assassino di Yara Gambirasio: il 44enne è stato interrogato nel tardo pomeriggio di lunedì 16 giungo ma ha negato le accuse di omicidio. Alle 21.30 è stato trasferito presso il carcere di Via Gleno a Bergamo in stato di fermo.

L’uomo, incensurato, nativo di Clusone ma residente a Mapello e padre di 3 figli, è stato portato dagli agenti del Ros di Bergamo alle 18 circa al Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo dove è stato interrogato dal Pm Letizia Ruggeri.

Si è arrivato a lui grazie alla compatibilità con il Dna di Giuseppe Guerinoni, il padre di “Ignoto 1”, il killer di Yara, ma anche altri sono gli elementi che hanno fatto chiudere il cerchio: il suo cellulare avrebbe agganciato la cella nella zona dove è stato ritrovato il cadavere della piccola e il suo lavoro di impresario edile sarebbe compatibile con le tracce di calce trovate sul corpo della vittima. 

Bossetti resta dunque in stato di fermo e non in stato di arresto e per lui è scattato il carcere come custodia cautelare in attesa della convalida dell’arresto.

Alla sua uscita dalla caserma diverse le persone che si sono radunate gridandogli insulti mentre un applauso è stato indirizzato al Pm Letizia Ruggeri appena è uscita dagli uffici del Comando.

Il suo avvocato nominato d’ufficio Silvia Gazzetti di Bergamo ha spiegato ai giornalisti che l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha negato l’accusa di omicidio della piccola Yara Gambirasio uccisa nel novembre del 2010.

 GUARDA QUI IL VIDEO

Nelle foto il trasferimento in carcere di Bossetti e una sua foto

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