Cronaca
INAUGURATA LA BREBEMI; RENZI “FARE UNA STRADA VUOL DIRE REALIZZARE UN’IMPRESA”
– FARA OLIVANA – “Fare una strada vuol dire fare un’impresa”, si è espresso così il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi partecipando al taglio del nastro della nuova autostrada diretta A35-Brebemi. Un’opera importantissima per la viabilità delle tre province coinvolte (Brescia, Bergamo e Milano) e per tutti i territori limitrofi.
Insieme a lui in questa storica inaugurazione i Ministri Maurizio Lupi, Maurizio Martina e il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. L’evento si è svolto presso il Centro di Manutenzione e Controllo della direttissima Brescia-Bergamo-Milano a Fara Olivana, in provincia di Bergamo.
Ad aprire l’inaugurazione, il Presidente di Brebemi, Francesco Bettoni che ha ricordato l’iter del progetto e del suo sviluppo anche con l’ausilio di un video centrato sull’opera e in particolare ha ricostruito la strada percorsa dal giorno della sua ideazione, nel 1996 sino alla realizzazione completa di una infrastruttura che ha avuto un iter lungo nonostante l’ampio e costante consenso dei territori. Fin dalla nascita, infatti il progetto Brebemi è sempre stato considerato un’opera fondamentale per la nuova viabilità autostradale della Lombardia e del Paese, una risposta al bisogno locale di mobilità nell’area tra Brescia, Bergamo e Milano.
“Le idee forti possono trovare realizzazione – ha dichiarato Francesco Bettoni, questa è la chiave di lettura per dire come e perché è nata Brebemi. Questa autostrada, lunga 62,1 chilometri, ha 15 svincoli di cui 6 con caselli e dispone di una dotazione tecnologica conforme ai più elevati standard di sicurezza europei. Inoltre – ha continuato Bettoni, migliora la qualità della vita riducendo del 60 per cento il traffico pesante sulla viabilità locale, farà registrare 6,8 milioni di ore in meno perse in coda e minore emissioni di CO2”.
Il costo complessivo dell’opera è di 1,6 miliardi di euro senza contributi a carico dello Stato. L’intero stanziamento è stato finanziato per il 21 per cento esclusivamente con i mezzi propri messi a disposizione dai soci e per il 79 per cento attraverso il ricorso al debito. Brebemi è così un progetto innovativo anche dal punto di vista finanziario, tanto da aver vinto due premi internazionali a Londra lo scorso febbraio. E’ la prima autostrada italiana interamente finanziata attraverso il ricorso alla finanza di progetto, nonché una delle più importanti e complesse operazioni a livello europeo.
Sul palco si sono succeduti il sindaco di Fara Olivana, Sabrina Severgnini; il Presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano; il Presidente di TE, Paolo Morerio; il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli; il Presidente ANAS, Pietro Ciucci; il Presidente CAL, Vincenzo Pozzi. Alte cariche istituzionali hanno chiuso gli interventi: l’Assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia, Alberto Cavalli; il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni; il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. La chiusura è spettata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi.
Subito dopo l’inaugurazione, una rappresentanza delle auto della Mille Miglia, del Veteran Car Club di Milano, Bergamo, Brescia, Como e diversi autotreni sono sfilati davanti alle Istituzioni e hanno proseguito il loro cammino su entrambe le direzioni della nuova autostrada.
I NUMERI E I COSTI
Brebemi è il nuovo collegamento autostradale tra le Città di Brescia e Milano. L’infrastruttura ha un’estensione di 62,1 km. Oltre al tracciato principale dell’autostrada, il progetto dell’opera ha previsto la realizzazione di 35 km d’interventi sulla viabilità ordinaria. Sono 5 le Province interessate, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, mentre i Comuni complessivamente coinvolti sono quarantatre, tredici in Provincia di Bergamo, tredici in Provincia di Brescia, quattro in Provincia di Cremona, uno in Provincia di Lodi, dodici in Provincia di Milano.
Brebemi è la prima infrastruttura autostradale italiana a essere realizzata in project financing, ovvero in completo autofinanziamento senza oneri per i contribuenti e per lo Stato, per un costo di 1,61 miliardi di euro. L’investimento è finanziato per circa il 75% con prestiti bancari e per circa il 25% con mezzi propri messi a disposizione dai soci (equity). L’autostrada è oggi in grado di attrarre una parte significativa del traffico, contribuendo a risolvere definitivamente l’annoso congestionamento che ha caratterizzato i territori attraversati, aiutando a rilanciare la competitività degli stessi e delle imprese che vi operano.
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