Reportage
I SOLDI VALGONO PIU’ DEL TEMPO DELLA VITA? LA BREBEMI E LE POLEMICHE DEL GIORNO DOPO
Grandi sorrisi, strette di mano, lunghi discorsi ed oggi è già polemica: la nuova autostrada A35, meglio conosciuta come Brebemi, non è aperta neanche da 24 ore che è già sulla bocca di tutti. “Costa troppo”, “Non ci sono aree di sosta”, “Ci hanno messo un sacco di tempo”: come se da oggi fossimo tutti ingegneri e progettisti, come se il tempo guadagnato della nostra vita valesse di meno dei soldi spesi.
Ma da buoni italiani (succede così nel calcio ad esempio, ma anche nelle piccole opere amministrative locali) oggi sappiamo solo giudicare e trovare soluzioni alternative, senza valutare obiettivamente cosa cambierà nella vita dei pendolari questa nuova autostrada.
I tempi di percorrenza medi tra Milano, Bergamo e Brescia, o viceversa, verranno ridotti drasticamente: secondo le stime della stessa società Brebemi Spa si risparmieranno 6,8 milioni di ore. Tempo che fino ad oggi il “pendolare tipo” ha passato in colonna, magari lanciando anche qualche imprecazione di troppo.
Il pendolare potrà dunque migliorare la sua vita, passando quelle ore preziose in famiglia, praticando i suoi hobby o semplicemente riposando.
Ma, come si dice, tutto ha un prezzo e la A35 andrà a svuotare le tasche dello stesso pendolare con un costo doppio rispetto all’attuale costo sull’A4: 15 centesimi al km per la Brebemi contro i 7 dell’autostrada Milano – Venezia.
Con i tempi che corrono, in cui di soldi ce ne sono sempre meno, il rischio è dunque che la nuova autostrada lunga 62 km, tanto attesa e tanto criticata e costata 1,6 miliardi di euro, possa restare deserta, così come sta succedendo in queste prime ore.
Ma è troppo presto per dirlo vista la difficoltà ad abituarsi alle novità.
Resta da chiedersi dunque se il tempo guadagnato della nostra vita valga di più o di meno dei soldi spesi e se il “pendolare tipo” è nelle condizioni di spendere questi soldi per avere una vita migliore.
Intanto le polemiche riguardano anche la mancanza di aree di rifornimento: due sono le aree di servizio realizzate (una per senso di marcia), ma i distributori sono ancora chiusi perché la gara d’appalto è andata deserta. Ancora colpa della crisi: nessun gestore si è fatto avanti, in quanto i margini di guadagno sarebbero troppo bassi.
Si continua anche con la lungaggine nella realizzazione: 18 anni di cui 13 per le pratiche burocratiche e 5 per la realizzazione.
“C’è qualcosa che non va in quest’Italia e noi la cambieremo” ha detto il Premier Renzi durante l’inaugurazione di mercoledì 23 luglio.
Speriamo che questo ottimismo tra qualche tempo confermi anche le previsioni illustrate ai 1500 invitati durante l’inaugurazione: oltre ai milioni di ore risparmiate, dovrebbero essere 60mila le auto al giorno che percorreranno la A35 riducendo del 60 per cento il traffico pesante sulla viabilità locale.
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