Cronaca
PARLA LA MOGLIE DI BOSSETTI E LO SCAGIONA “DI SERA ERA SEMPRE A CASA”
A circa due mesi dal fermo di Massimo Bossetti, il 43enne muratore di Mapelllo accusato di aver ucciso Yara Gambirasio, parla la moglie Marita Comi che sempre si era sottratta alle telecamere. E lo fa con una dichiarazione sul settimanale Gente difendendo a spada tratta per la prima volta il padre dei suoi 3 figli “Massimo non ha ucciso Yara, era a casa quella sera come tutte le altre sere”.
Sarebbe la banalità del loro menage familiare e matrimoniale a scagionare l’uomo? Per Marita sì, e basta come prova. “Non può essere stato lui perché tutte le sere per noi sono uguali. Se Yara fosse stata uccisa di giorno non potrei garantire la stessa cosa ma tra le 19 e le 22 sì. Mi dicono: come fai a esserne certa? Perché ogni giorno per noi è identico all’altro, da sempre. Ecco perché posso sostenere: io so che non è lui, io gli credo. La banalità felice della nostra esistenza è il nostro alibi, la mia sicurezza”.
Il raccont ripercorre le tappe della vicenda che ha cambiato per sempre la vita di Marita e dei suoi tre figli, un maschio di 13 anni e due femmine di 10 e 8, da quel 16 giugno quando in casa entrarono i Carabinieri “Saranno stati in venti – ricorda Marita -, io non capivo niente, pensavo solo ad allontanare i bambini. Quando ci chiedono dov’è il papà, diciamo solo che è con i carabinieri perché è coinvolto nel caso di Yara”.
E durante gli incontri in carcere? “Lui piange spesso, gli manca tutto e non capisce perché”.
E continua contro i giornalisti e i media “Sono state scritte tante illazioni e bugie, lui è un bonaccione. Hanno detto che quel pizzetto biondo gli dà una faccia da vizioso. Ma quale vizioso! Lui è biondo così. Ha la faccia di uno che lavora duro, si fa i fatti suoi, ha una faccia da buon padre. Anche la storia delle lampade: ne avrà fatta qualcuna, che male c’è, ma non tutte quelle che raccontano”.
Elementi importanti per gli inquirenti che stanno indagando sul caso e che hanno interrogato Marita sottoponendola alle stesse domande. Nessuna crisi coniugale dunque, ma un quadretto familiare di felicità che nulla centra con l’immagine di Bossetti che è stata ricostruita in questi mesi.
Nella foto il fermo di Bossetti lo scorso 16 giugno
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