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MICHELE A PARRE DOPO LA MARATONA, “RESTO CON I PIEDI PER TERRA PER ANDARE LONTANO PASSO DOPO PASSO”
Michele Palamini tra un mese avrà 23 anni ma la sua prima maratona l’ha corsa e vinta a soli 22, nel dicembre del 2013 a Reggio Emilia. Ora il giovanissimo atleta di Parre, della società GAV di Vertova, è reduce dagli Europei di Zurigo. Una prestazione brillante la sua, che ha permesso di “salvare” la squadra Nazionale. Ma Michele non si è montato la testa “Passo dopo passo spero di poter partecipare alle prossime Olimpiadi, restando sempre con i piedi per terra per andare lontano”.
La sua esperienza con la Nazionale è arrivata presto per la carriere di un corridore, Michele è stato infatti il più giovane maratoneta alla competizioni degli Europei, e lui ha saputo affrontare questa sfida insieme al suo allenatore Silvio Bosio con coraggio e determinazione.
La sua prova è stata infatti decisiva per la Nazionale italiana: su 6 atleti infatti, 3 si sono fermati prima dell’arrivo e Michele, col suo 3° posto, ha permesso alla squadra di classificarsi. Nonostante la crisi sopraggiunta dopo il 30° chilometro, Michele non ha mollato e, con la responsabilità sulle spalle ha corso fino all’ultimo metro.
32esimo posto assoluto per lui con un tempo di 2h21’32” che non lo soddisfa del tutto ma che lo stimola a fare sempre meglio, “Non ero in formissima quel giorno – ci racconta – e non ho avuto tantissimo tempo per preparare questa gara ma ricevere le congratulazioni da parte della Nazionale mi ha reso proprio felice. Il mio piazzamento infatti ha permesso di rientrare in classifica come squadra e di avere solo 10 secondi dalla prima”.
“Devo inoltre nominare e ringraziare il mio allenatore Silvio Bosio che mi è sempre stato vicino: metà del mio successo è merito suo”.
Michele è timido ma molto determinato, l’ultima domanda riguarda dunque il futuro vista tutta la carriera che ha davanti. “Passettino dopo passettino preparerò un’altra maratona anche se il mio sogno è quello di partecipare alle prossime Olimpiadi. Ma non mi monto la testa: resto con i piedi per terra per sperare di arrivare lontano. Ovviamente correndo”.
GUARDA QUI L’INTERVISTA A MICHELE PALAMINI
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