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Cronaca

SLOT MACHINES RUBATE AL KISS BAR DI CENE E TENTATO FURTO IN CHIESA A LEFFE

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Giorni di intenso lavoro per le forze dell’ordine della media Valle Seriana: a Cene nella notte tra giovedì e venerdì i Carabinieri hanno inseguito un gruppo di ladri che aveva appena rubato le slot machines del Kiss Bar, i malviventi hanno fatto però perdere le loro tracce. Nella mattina di venerdì a Leffe, sempre i militari, hanno scongiurato il furto di un ostensorio esposto in chiesa.

 

 

SPACCATA NOTTURNA A CENE

6 o 7 individui col volto travisato sono riusciti a portare via le slot machines e due cambiamonete nella notte tra giovedì e venerdì dal Kiss Bar a Cene sfondando il vetro. Il colpo è avvenuto poco dopo le 3 e i malviventi sono arrivati su due auto rubate, un Fiat Ducato e un Mercedes classe B, dove hanno poi caricato la refurtiva. A nulla è servito l’allarme accompagnato dal fumo che ha riempito i locali. 

Sulle loro tracce sono entrati subito in azione i Carabinieri della Radiomobile di Clusone e i militari di Fiorano al Serio: i malviventi sono però riusciti a scappare abbandonando le auto, le slot e parte dei soldi contenuti nelle macchinette.

 

LEFFE: FURTO SVENTATO IN CHIESA

Ha agito in pieno giorno e durante la mattinata di mercato invece chi ha tentato di trafugare un ostensorio esposto nella chiesa parrocchiale di San Michele a Leffe: dopo la preghiera delle 11.30 infatti, in un momento di movimento mentre i fedeli uscivano e il parroco don Giuseppe Merlini confessava, l’oggetto utilizzato per l’adorazione eucaristica è sparito.

L’attenzione dei Carabinieri di Gandino, che erano sul posto per i normali controlli, ha interessato due donne di origine romena che in occasione del mercato stavano chiedendo l’elemosina e che in mattinata avevano attirato l’attenzione del parroco con richieste invadenti di aiuto. Le donne, una volta condotte in caserma, sono state solo identificate, visto che nessuno può dimostrare il coinvolgimento nel caso.

L’ostensorio è stato trovato poco dopo nascosto in un confessionale: sicuramente chi ha agito così voleva portarlo via in un secondo momento.

 

Nella foto la chiesa parrocchiale di Leffe

 

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