CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA PER 240 DIPENDENTI: LA PIGNA NON PAGA IN ANTICIPO

Difficoltà economiche per lo storico Gruppo Pigna che ha sede ad Alzano Lombardo: sono 240 i dipendenti della Pigna e della Rilecart in cassa integrazione ordinaria. I sindacati di settore in merito a ciò denunciano il ricorso dell’azienda al pagamento della cassa integrazione da parte dell’Inps in quanto l’azienda stessa non sarebbe in grado di anticipare la spesa.

Le organizzazioni sindacali di categoria, dopo l’incontro di venerdì 26 settembre avvenuto in Confindustria, oltre a sottolineare che solitamente la cassa integrazione ordinaria viene anticipata dall’azienda, esprimono forte preoccupazione in merito alla situazione economico-finanziaria del gruppo. “È una situazione di sofferenza – si legge in una nota ufficiale – che viene allo scoperto ora in tutta la sua gravità. Per questo chiediamo con forza all’azienda, e a chi oggi sta giocando un ruolo importante come gli istituti di credito, affinché diano il loro pieno contributo alla soluzione della vicenda”.

I vertici dell’azienda dal canto loro rispondo che, seppure l’azienda abbia chiuso in rosso anche nel 2013, il bilancio 2014 è in miglioramento: la scelta della cassa integrazione ordinaria è dovuta all’aspetto “stagionale” del mercato della Pigna e il ricorso al pagamento diretto dell’Inps è previsto dalle normative. La cassa integrazione durerà per 7 settimane alla Pigna e per 13 settimane a rotazione alla Rilecart.

“Dal canto nostro – aggiungono i sindacati – metteremo in campo tutte le iniziative necessarie al fine di garantire le condizioni dei lavoratori di Pigna e Rilecart che fino ad oggi hanno sempre svolto la loro parte in modo più che responsabile”. Martedì si svolgerà l’incontro tra i sindacati e i lavoratori.

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