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Cronaca

“TEMPI TROPPO LUNGHI AL PRONTO SOCCORSO DI BERGAMO”, LA LETTERA DI DENUNCIA DI UN LETTORE

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Riportiamo nell’articolo una lettera che ci è giunta qualche giorno fa in redazione da parte di un lettore che denuncia l’inefficienza del pronto soccorso dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il più grande e all’avanguardia della Lombardia ma che, secondo chi scrive, pecca nel servizio di assistenza. “Questa situazione è inaccettabile, soprattutto visto il bacino d’utenza della provincia di Bergamo”.

 

Spettabile redazione,

vi scrivo questa e-mail a malincuore per segnalare un fatto spiacevole accaduto presso il nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Vorrei da subito sottolineare che quello che sto per raccontare, purtroppo, non è un fatto sporadico accaduto solo a me, ma questa situazione si ripete spesso presso il pronto soccorso del suddetto Ospedale.

La sera di lunedì 20 ottobre mi sono recato presso il Pronto Soccorso per una complicazione della delicata patologia riscontrata qualche giorno prima. Vivendo nella provincia di Bergamo, ho deciso di telefonare in diversi ospedali per accertarmi della presenza di un dottore specializzato in urologia/andrologia. Dopo alcune chiamate con esito negativo, ho trovato finalmente conferma alla mia richiesta presso il Nuovo Ospedale di Bergamo grazie alla cordialità di una segretaria del centralino.

Conosco l’importanza e la fama di questo Ospedale, quindi mi sono sentito sollevato di poter curare il mio problema proprio lì. Una volta arrivato a destinazione sono stato registrato dal Triage alle 21.25 con codice d’urgenza identificato con il colore Verde.

Mi sono seduto nella sala di aspetto e ho notato subito intorno a me persone che stavano aspettando di essere visitate e medicate per forti lesioni visibili da ormai 5 ore. Dopo molte ore di attesa, e precisamente intorno alle 2.50 sono stato visitato.

Successivamente sono stato spostato in un altra sala d’attesa per aspettare il mio turno per l’ecografia effettuata alle ore 03.30 per la quale ho aspettato l’esito e la dimissione le quali sono pervenute alle 04.31. Durante queste estenuanti 7 ore di attesa, perplesso per quanto accaduto ho provato a chiedere a due addetti (nella fattispecie infermiere e medico) se avessi avuto sfortuna per aver trovato una serata colma di imprevisti, ma entrambi mi hanno replicato che è la normalità del pronto soccorso di Bergamo e che non c’erano stati casi particolarmente gravi e urgenti che avessero impegnato l’equipe medica per lungo tempo.

Inoltre, pur avendo aspettato le 7 ore di attesa, quando sono stato visitato non vi era alcun urologo che potesse visionare il mio problema e infatti mi è stato confermato solo dopo, che l’impiegata del centralino aveva commesso un errore e che in pronto soccorso erano presenti solo 2 medici.

Questo dato è alquanto allarmante perché vorrei ricordare il bacino d’utenza di Bergamo e provincia al quale fa riferimento. Credo siano inaccettabili queste imprecisioni e soprattutto mancanze in un settore così importante e delicato come la sanità.

Inoltre vorrei sottolineare il fatto che in sala d’attesa c’erano persone di tutte l’età e alcuni anziani in condizioni peggiori rispetto alla mia che purtroppo hanno aspettato ore ed ore prima di essere visitati e rassicurati (nonostante il continuo lamentio e le continue sollecitazioni).

Credo sia inutile costruire l’ospedale più grande e all’avanguardia in Lombardia (320.000 mq) per poi lasciare il reparto più utilizzato ma soprattutto quello maggiormente reperibile dai cittadini bergamaschi con un servizio alquanto scadente.

Infine vorrei sottolineare che parlando con gli impiegati del pronto soccorso ho potuto riscontrare un forte rancore verso questa situazione vergognosa alla quale, loro, tutte le sere, devono far fronte. Con la speranza che questa e-mail riesca a dare voce alla disperazione e sdegno di molti cittadini bergamaschi come me, speranzosi di poter usufruire di un servizio migliore.

Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

E-mail firmata da A.M.

 

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