Cronaca
DOPO 6 MESI AI DOMICILIARI MORANDI TORNA LIBERO
Altro colpo di scena nella vicenda che interessa Benvenuto Morandi, ex sindaco di Valbondione ed ex direttore della Private Banking Intesa San Paolo di Fiorano al Serio accusato di furto aggravato, falso e truffa aggravata: dopo la negazione del giudizio immediato da parte del giudice, da venerdì 6 novembre Morandi è libero.
A distanza di sei mesi dall’arresto ai domiciliari con braccialetto elettronico, la Procura ha richiesto la scarcerazione perché non c’è più rischio che l’imputato reiteri il reato.
Indagini chiuse dunque e i pm Maria Cristina Rota e Carmen Santoro mettono in atto un colpo di scena: la scarcerazione è stata chiesta e ottenuta dopo l’arresto dello scorso 9 maggio. Per Morandi resta l’obbligo di firma ai carabinieri.
Una decisione che arriva dopo che il giudice Raffaella Mascarino ha negato il rito con giudizio immediato richiesto dalla Procura e accolto dal giudice per le indagini preliminari Alberto Viti che aveva fissato l’udienza per il 18 dicembre.
Ma i legali di Morandi hanno presentato un’istanza con cui hanno chiedevano che il giudizio immediato venisse annullato visto che i reati imputati all’ex direttore fanno parte di quelli che prevedono la citazione diretta a giudizio, non l’udienza preliminare, né il giudizio immediato. Il processo a carico di Morandi avrà dunque tempi più lunghi di quanto prospettato.
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