Cultura
MALGA LUNGA, RICORDATI I CADUTI DELLA BATTAGLIA DEL 1944 ALLA PRESENZA DEL MINISTRO MARTINA
Era il 17 novembre 1944 quando i partigiani della 53° brigata Garibaldi si scontrarono con un plotone della Legione Tagliamento alla Malga Lunga, la baita che avevano scelto come roccaforte della loro resistenza a cavallo tra la Val Gandino e la Val Borlezza. Due di loro morirono subito mentre gli altri furono uccisi qualche giorno dopo. Questa mattina si è celebrato il 70° anniversario di quella battaglia alla presenza, tra le altre autorità, del Ministro Maurizio Martina.
Le sezioni dei partigiani giunte per la cerimonia hanno celebrato i caduti con la deposizione delle corone d’alloro e con i canti dell’epoca. La commemorazione è poi continuata al primo piano della Malga riconvertito a Museo della Resistenza bergamasca, luogo di escursioni e gite che coinvolgono sempre di più le scuole locali.
Dopo i saluti dei sindaci di Sovere, Gandino, Casnigo, Paladina, Sorisole, Scanzorosciate e Endine c’è stato un momento di riflessione con i discorsi di Carlo Salvioni, presidente del Comitati provinciale Antifascisti e di Alessandro Pollio Salimbeni, vice presidente nazionale Anpi, che hanno ribadito come l’impegno a promuovere iniziative del genere non solo servano a non dimenticare ma aiutino anche ad immaginare un futuro migliore che tuteli i concetti di democrazia e libertà, conquistati con la vita dei nostro avi che hanno resistito agli invasori fino alla liberazione.
Il Ministro alle politiche agricole Maurizio Martina ha ribadito il ruolo di formazione dei luoghi di guerra com’è la Malga Lunga, “Anche io qui da bergamasco – ha commentato – ho conosciuto cos’è stata la resistenza e quali sono stati i sacrifici fatti dai nostri predecessori. Questo paese è in un momento critico ma, è continuando a ricordare ogni giorno cosa significa il valore della democrazia che possiamo prospettare un futuro migliore in cui gli occhi dei giovani tornino a brillare”.
Nell’occasione presso la Malga Lunga è stata allestita una mostra dal titolo “Arte come Resistenza”; toccante è stata anche la testimonianza di Fedele Corrent di 88 anni, partigiano della 53° Garibaldi arruolato a 18 anni e testimone diretto di quel periodo tragico e buio.
Nella foto: il Ministro Martina depone la corona d’alloro al monumento dedicato ai partigiani caduti
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