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Cronaca

NUOVO INTERROGATORIO, BOSSETTI NON PARLA E I LEGALI DENUNCIANO LE TROPPE PRESSIONI

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– BERGAMO – Letizia Ruggeri, pm titolare del caso di Yara Gambirasio ci ha provato ancora: questa mattina alle 10.15 ha raggiunto l’accusato dell’omicidio, Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere in via Gleno dove si trova da cinque mesi. Un nuovo interrogatorio per il muratore di Mapello che, come sempre, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Insieme al lui i suoi legali che lamentano le troppe pressioni psicologiche.

A due giorni dal 4° anniversario della giovane ginnasta, uccisa il 26 novembre 2010, il nuovo tentativo di far parlare Bossetti è andato a vuoto e alle 11 il pm e i legali, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, hanno lasciato il carcere.

“Bossetti – precisano i legali ai giornalisti – è oggetto di continue pressioni psicologiche per farlo confessare. L’atteggiamento della Procura è inaccettabile: gli sono stati negati i colloqui con i figli e con il consulente criminologo Ezio Denti”. 

Il pubblico ministero Letizia Ruggeri è giunta in via Gleno accompagnata dal comandante del nucleo investigativo dei carabinieri e dal capo della squadra mobile di Bergamo, oltre che da dirigenti del Ros e dello Sco: l’interrogatorio si è svolto probabilmente in vista della chiusura delle indagini e per sottoporre all’indagato gli ultimi elementi emersi.

 

Foto repertorio, i legali di Bossetti

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