Teatro sul Serio
FRANCESCA BENI RACCONTA LA RASSEGNA TEATRALE “IN THE MOOD FOR”
A torto o a ragione si è soliti pensare al mondo del buon teatro in bergamasca quale esercizio di esclusiva prerogativa del Donizetti nonché del teatro Sociale di città alta: è, questa, una convinzione non poco diffusa, cui purtroppo corrisponde una minor attenzione per quel vivacissimo sottobosco teatrale bergamasco ove, pur tra i mille limiti, sono in molti ad operare senza sosta, mossi da una cristallina passione per il teatro. E, tra i molti, ci fa piacere oggi segnalare Francesca Beni, il direttore artistico della giovane rassegna “in the mood for”.
La rassegna giunge quest’anno alla terza edizione e lo spettacolo di apertura, “L’ultima notte di Antonio”, si svolgerà il prossimo 12 dicembre a Ponteranica. Francesca Beni, intervistata da Valseriananews, racconta ai lettori genesi e svolgimento della rassegna.
Francesca, quando e sulla base di quali motivazioni è nata la Rassegna “In the mood for”?
“In the mood for” è alla sua terza edizione: dal febbraio 2013 ha preso il via una Rassegna che nasce dal fortissimo desiderio di dare spazio alla drammaturgia contemporanea. Sentivo la necessità di presentare al pubblico qualcosa di fresco, di originale, qualcosa che non necessariamente si trova nei teatri più tradizionali. C’è un mondo che corre accanto a quello delle produzioni mastodontiche che brulica di talento e di creatività. Trovo che l’Auditorium, questo Teatro sotterraneo, sia perfetto per ospitare dei piccoli gioielli.
Quale genere di spettacoli vengono proposti?
Non ci sono limiti di tematiche, stili, generi; solo l’obiettivo di proporre ad ogni stagione cinque serate che siano l’una completamente diversa dall’altra. Da qui il nome della Rassegna, “In the mood for” – “In vena di” -, perché ogni spettacolo porti con sé un’atmosfera che non si troverà in nessun altro spettacolo della stagione e ogni sera lo spettatore si trovi davanti a qualcosa di inaspettato, connotato da uno stato d’animo, da un “mood”.
Che riscontro c’è stato, in termini di pubblico e di attenzione da parte della stampa, alle prime edizioni della Rassegna?
Siamo su di una media di 300 spettatori a stagione. È la provenienza del pubblico che più di ogni altra cosa ci ha colpito. L’anno scorso abbiamo chiesto agli spettatori di compilare delle schede dove indicare anche la provenienza … vengono da ogni parte: dal centro Città, dalle alte Valli, qualcuno da fuori provincia. E’ un pubblico attento e curioso quello che vive con noi la stagione.
Il primo quotidiano ad interessarsi alla prima edizione della Rassegna è stato l’Eco di Bergamo: il giornalista Andrea Frambrosi, che ormai da anni segue Erbamil, ha dato spazio anche alla nuova iniziativa, consentendo così alla Rassegna di fare il primo passo verso un pubblico più ampio. È stato con la seconda edizione che ho avuto il piacere di essere contattata da altre testate, e quello che più mi ha colpito è che sono i giovanissimi ad essersene interessati: ho incontrato i rappresentanti di CTRL e di BeBeap ed è stato galvanizzante vedere ragazzi più giovani di me così appassionati e interessati alle iniziative culturali presenti sul territorio. Ora siamo alla terza edizione, e spero che questa intervista con voi sia l’inizio di un dialogo che prosegua anche nelle future edizioni.
Per presentare gli spettacoli è nato, accanto al sito ufficiale di Erbamil, un Blog dedicato interamente alla Rassegna – rassegnainthemoodfor.wordpress.com – sul quale vengono pubblicati foto degli spettacoli in scena a cura di Simone Rossi e articoli di presentazione curati da Valentina Sorte, che collabora anche con la rivista di critica teatrale “Stratagemmi”: un modo per avvicinare il pubblico anche al “dietro le quinte”. A questo proposito, io e Valentina stiamo sviluppando un progetto collegato alla Rassegna: un ciclo di incontri sui vari aspetti che concorrono alla realizzazione di uno spettacolo, aperti anche agli spettatori che desiderino avere maggiore consapevolezza dei tasselli che compongono la messa in scena e possano così avere una visione più articolata quando assistono ad uno spettacolo. Anche le informazioni inerenti questa iniziativa verranno pubblicate sul Blog: il modo migliore per esserne informati è quello di iscriversi!
Con quali criteri vengono selezionati i lavori poi inseriti nel cartellone della Rassegna?
La scelta si basa sulla visione dei video integrali degli spettacoli, a meno che io non li abbia già visti di persona in altri teatri. Per i debutti non può essere così; il più delle volte, in questi casi, la Compagnia non è ancora in grado di fornire una registrazione. Lì mi baso su altri lavori visti in precedenza e sulla stima che ho per il regista o gli attori che fanno parte del cast.
Attualmente, in Italia, il teatro vive un periodo di forti difficoltà, non solo economiche. “In the mood for” gode del contributo di enti pubblici/privati? Come si sovvenziona?
Si auto-sovvenziona. Non avendo fondi a disposizione per organizzarla, il Teatro offre un accordo a percentuale sull’incasso della serata. Fattore che non ha inciso minimamente sulla qualità dei lavori proposti, tra cui i vincitori di alcuni tra i più importanti premi nazionali dedicati al Teatro.
Dovendo indicare ai lettori di valseriananews un motivo per invogliarli ad assistere agli spettacoli della Rassegna, cosa gli direbbe?
Provate. Provate a venire una volta. Sono sicura di una cosa: è diverso da come ve lo aspettate.
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