Cronaca
IL MAIS DELLA VALGANDINO SBARCA IN CITTÀ ALTA INSIEME AL LIBRO DEDICATO A CHICCO SPINATO
– BERGAMO – Un progetto didattico per i più piccoli che parli del Mais Spinato di Gandino e più in generale dei concetti di biodiversità e del chilometro zero: è stato presentato ufficialmente oggi, mercoledì 17 dicembre 2014 negli eleganti spazi del Ristorante “Da Mimmo” a Bergamo Alta il volume “Chicco Spinato e il mondo del mais” di Nadia Fornoni (ed. Sahel 2014). Insieme a questo è stato illustrato l’accordo di collaborazione che vedrà il Mais Spinato quale attore importante delle attività cittadine collegate a Expo Milano 2015.
Il libro è stato realizzato da Nadia Fornoni con le illustrazioni di Nicoletta Cabrini insieme lavoro grafico di Giulia Rita Pasini e alla supervisione di Angela Sabella e accompagnerà i ragazzi in un vero e proprio viaggio scientifico fra “coltura e cultura del mais”. Nelle scuole della Valgandino il volume è già stato distribuito mentre nelle altre scuole della Valle Seriana verrà presentato nei prossimi mesi.
“Chicco Spinato – spiega Nadia Fornoni, autrice del libro didattico – racconta ai bambini (ma non solo) la storia unica e irripetibile del Mais Spinato, un’antica varietà di mais che arrivò nel borgo seriano di Gandino nel 1632 e che oggi, grazie ad un progetto di salvaguardia e valorizzazione, è stata riscoperta in tutte le sue qualità. Attraverso le brillanti lezioni alla scuola Alimentare del maestro Melgotto (il nome volgare che nel ‘600 segnalava il Mais) i piccoli alunni acquisiscono conoscenze scientifiche e competenze che ruotano attorno al mondo del mais. In questo volume il messaggio di Expo Milano 2015 diventa finalmente a portata di bambino”.
Il libro di Chicco Spinato è in distribuzione da questa settimana, nelle principali librerie e su internet. Punto vendita privilegiato sarà la Libreria Buona Stampa di via Paleocopa.
In merito alla partnership con il ristorante “Da Mimmo”, Massimo Amaddeo, erede con il fratello Roberto della storica dinastia di ristoratori di Città Alta, commenta “L’attenzione al territorio e alle sue eccellenze è elemento inscindibile dalla valorizzazione di Bergamo in chiave EXPO. Non è un caso che il prossimo anno, il progetto dedicato alla grande mostra monografica di Palma il Vecchio, dedichi un canale specifico alla gastronomia e alle tipicità alimentari già presenti nel 1500. Il Mais Spinato di Gandino è un’opportunità decisiva per legare la città al ricco territorio provinciale, attraverso un tema pienamente centrato su quello proposto da Expo Milano 2015. Va ricordato che gli esercizi commerciali di Bergamo partecipano da protagonisti al progetto territoriale finalizzato a valorizzare la bellezza della città. Gli esercizi ‘Amici di Palma’ hanno risposto all’invito a farsi ispirare dalle suggestioni delle opere del Palma per creare prodotti frutto di un lavoro di ricerca storica svolto appositamente in occasione della grande mostra. Ne emerge un itinerario diffuso tra le vie di tutta la città e della provincia tra i prodotti delle botteghe. Un patrimonio di creatività destinato a rimanere nel tempo sul territorio per raccontare le eccellenze nel campo dei gioielli, della gastronomia, della moda, del design”.
“La territorialità è il denominatore forte del nostro progetto – sottolinea Filippo Servalli, presidente della Comunità del Mais Spinato di Gandino – e grazie a questo accordo il respiro di Expo si allarga alla Val Gandino in maniera convinta, grazie alla porta prestigiosa di Bergamo e della mostra di Palma il Vecchio. Grazie al protocollo Mais Expo Bergamo 2015, siglato lo scorso anno da enti scientifici e istituzionali del nostro territorio, il tema del mais qualifica e distingue una partecipazione attiva all’Esposizione Universale, forte nei contenuti e con una precisa capacità di attrazione destinata a prolungarsi nel tempo. La Biblioteca Maj di Città Alta conserva gli scritti originali di Filippo Lussana ed è per questo a maggior ragione “cuore” di un progetto articolato che vede in campo anche l’Unità di Ricerca per la Maiscoltura CRA MAC (attiva a Bergamo sin dagli anni ’20) e l’Osservatorio Cores dell’Università di Bergamo. La nostra comunità sta investendo molto nella didattica, con precisi progetti che trovano compimento nel personaggio di Chicco Spinato. Non è una semplice mascotte, un prim’attore in grado di dialogare con competente cordialità con i ragazzi su temi di norma ostici e con poco appeal”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i delegati della Comunità del Mais Spinato di Gandino Angelo Savoldelli e Ivan Moretti, da poco rientrati dal Sudamerica. A fine novembre, insieme a Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo, hanno rappresentato l’Italia al “Primo Incontro Mondiale di Agricoltura Biointensiva”, tenutosi a La Vega nella Repubblica Dominicana.
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