Cronaca
YARA, PERIZIA SUI PELI: NON SONO DI BOSSETTI
Nessuno dei 200 peli ritrovati sul corpo di Yara, la 13enne di Brembate Sopra uccisa nel 2010, appartiene a Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere in carcere da giugno con l’accusa dell’omicidio della giovane. A sostenerlo è la relazione stilata dai tecnici dell’Università di Pavia sui reperti piliferi rinvenuti sul cadavere. Solo una decina sono umani di cui due della stessa persona, ma è impossibile risalire a chi appartengano.
La documentazione consegnata ieri, 8 gennaio 2015, al pm incaricato del caso Letizia Ruggeri da Carlo Previderè, dell’Università di Medicina Legale e Scienze Forensi di Pavia, non riguarda solo le 200 tracce pilifere trovate su Yara Gambirasio ma anche la matassa di peli e capelli prelevati dal furgone di Massimo Bossetti e il resoconto di come si è arrivati all’indagato dal Dna di sua madre Ester Arzuffi.
Sono due quindi i punti a favore della difesa di Massimo Giuseppe Bossetti: da una parte nessun pelo appartiene a Bossetti, dall’altra sull’Iveco Daily del carpentiere non ci sono tracce di Yara.
Intanto l’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Bossetti, intervistato ieri a “La Vita in diretta”, ha parlato di una nuova testimonianza che, se verificata, potrebbe cambiare le cose.
Nella foto il campo di Chignolo d’Isola dove è stata ritrovata Yara
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