Cronaca
VERTOVA, PROROGA PER LO SFRATTO DI UNA DONNA DISABILE. IL COMUNE DISPONIBILE AD AIUTARLA
– VERTOVA – Presidio antisfratto del sindacato Unione Inquilini nel pomeriggio di oggi, mercoledì 28 gennaio, in via IV Novembre a Vertova dove l’ufficiale giudiziario si è presentato alle 14.30 per eseguire un ordine di sfratto nei confronti di Fatima Hassan Elaadali, 45enne marocchina invalida residente nel comune della Valle Seriana. L’ufficiale ha concesso una proroga di un mese mentre il sindaco ha sottolineato la massima collaborazione da parte del Comune.
La situazione della donna, che vive su una sedia a rotelle in un appartamento posto al primo piano dello stabile con il compagno connazionale e che da un anno non riesce più a pagare l’affitto visto la bassa pensione dell’Inps di 200 euro, è nota ai servizi sociali: “Ho incontrato la donna – spiega il sindaco Luigi Gualdi – quando ero ancora assessore ai servizi sociali. Valutata la sua situazione le abbiamo consigliato l’iscrizione alla graduatoria per le case popolari, nel frattempo abbiamo attivato tutti i servizi per aiutarla con le utenze, i pasti ecc. E le abbiamo proposto una sistemazione temporanea in una struttura che potesse anche prendersi cura delle sue esigenze mediche”.
Ma da quel momento la donna non ha più comunicato nessuna decisione in Comune.
“L’ultimo incontro con noi – conclude Gualdi – è avvenuto il 19 giungo del 2014, dopodiché la donna non ci ha più fatto sapere nulla fino alla chiamata di lunedì scorso dell’ufficiale giudiziario. Noi stessi abbiamo chiesto una proroga per capire cosa vuole fare l’interessata e ribadiamo che, qualora voglia trasferirsi in una casa assistita, siamo disponibili a fare da intermediario con le strutture che ci sono sul territorio”.
Un mese di tempo dunque, è il periodo concesso per trovare una soluzione.
“Questa è solo una delle tante situazioni che si ripetono ogni giorno – precisa Fabio Cochis del sindacato Unione Inquilini presente allo sfratto -, e che potrebbero essere evitate se i Comuni e il governo si attivassero per sostenere il reddito delle famiglie. In mancanza di politiche di sostegno al reddito dei poveri, chiediamo dunque il blocco degli sfratti. Ma le istituzioni sono immobili. Intanto gli sfratti continuano ad essere eseguiti anche ai danni di persone invalide che dovrebbero essere protette. Non è rimasta che l’arma estrema della disobbedienza civile”.
Nella foto: il presidio antisfratto a Vertova
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