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Cronaca

120 MILA EURO PER L’INSERIMENTO DEI GIOVANI CHE NON STUDIANO E NON LAVORANO, 2 PROGETTI IN VALSERIANA

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La Provincia di Bergamo, a seguito dell’avviso pubblicato recentemente dal settore Istruzione Formazione Lavoro e Politiche sociali con le risorse dell’Atto negoziale messe a disposizione da Regione Lombardia, ha approvato il finanziamento di 8 progetti di 15.000 euro ciascuno per lo sviluppo di azioni di rete a favore dell’inserimento lavorativo di giovani NEET in situazione di svantaggio.

Per “NEET” si intendono giovani non impegnati nello studio, senza lavoro e non inseriti in un programma di formazione professionale. Le azioni pertanto sono indirizzate a giovani tra i 16-29 anni che non svolgono un’attività lavorativa, né sono impegnati in un percorso scolastico o formativo, con particolare attenzione alla fascia più svantaggiata a rischio di esclusione sociale. Obiettivo: sostenerne l’inserimento lavorativo attraverso l’avvio di tirocini extracurriculari.

Sono stati ammessi e finanziati 8 progetti finalizzati a facilitare il raccordo tra il sistema lavoro, il sistema pubblico locale e il sistema dell’istruzione e della formazione. I progetti approvati sono promossi da:

  1. Comune di Albino, in rappresentanza dell’Ambito territoriale Val Seriana;

  2. Comune di Clusone, in rappresentanza dell’Ambito territoriale Val Seriana superiore;

  3. Comune di Seriate unitamente al Comune di Bolgare, all’Ufficio di Piano di Seriate, all’Ufficio di Piano di Grumello;

  4. Comune di Mozzo, unitamente ai Comuni di Paladina e di Valbrembo;

  5. Ufficio di Piano Basso Sebino, unitamente all’Ufficio di Piano Val Cavallina;

  6. Ufficio di Piano di Dalmine;

  7. Azienda speciale consortile per il servizi alla persona Solidalia, (azienda speciale dell’Ambito di Romano di Lombardia);

  8. Comune di Bergamo, Ambito territoriale di Bergamo.

Questi enti promotori si avvalgono di azioni concrete e della collaborazione degli enti attuatori, accreditati ai servizi al lavoro e alla formazione che gestiranno gli interventi di politica attiva, e precisamente: l’Azienda Bergamasca Formazione, Fondazione Ikaros, Consorzio Mestieri e il Patronato San Vincenzo.

Gli interventi potranno ricomprendere azioni di facilitazione all’incontro domanda offerta, supporto all’inserimento lavorativo, attivazione e tutoraggio di tirocini di inserimento al lavoro. Nel finanziamento deliberato è prevista anche l’erogazione di contributi alle aziende che si renderanno disponibili ad ospitare i tirocini, a parziale rimborso dell’indennità di partecipazione al tirocinio prevista per il lavoratore. Il contributo sarà pari a 1.200 euro a fronte dell’attivazione di un tirocinio di almeno 6 mesi. Per tale intervento sono complessivamente disponibili per le aziende risorse economiche pari a 54.494 euro.

Il Presidente della Provincia Matteo Rossi si dichiara molto contento di questa iniziativa che ha permesso di mettere a disposizione dei Comuni e delle Aziende complessivamente circa 175.000 euro e sottolinea: “Abbiamo veramente a cuore i giovani e il loro futuro, non li lasciamo soli, e sappiamo quanto l’esperienza lavorativa sia utile nel percorso di crescita. Con questi progetti mettiamo in campo una inedita rete tra Provincia, Comuni, imprese e realtà sociali e formative. Se il territorio si mette insieme e unisce le forze può offrire concrete opportunità e soprattutto può mandare un messaggio di attenzione e di speranza che spero possa essere sempre accolto e sostenuto”.

Silvano Gherardi dirigente del settore Istruzione Formazione Lavoro e Politiche sociali evidenzia che “l’adesione dei Comuni conferma l’efficacia del progetto nel rispetto degli obiettivi indicati dal Presidente Rossi di un’attenzione particolare per le fasce sociali più in difficoltà. Con questa iniziativa viene data l’opportunità di avviare a livello locale interessanti sperimentazioni di integrazione tra le politiche del lavoro, le politiche sociali e quelle giovanili”.

Giannina Montaruli e Gloria Cornolti, responsabili dei progetti di politica attiva del lavoro precisano che “tra le varie iniziative di politica attiva del lavoro questa è stata progettata per sostenere sia i giovani NEET svantaggiati che le aziende: da un lato vengono erogati servizi personalizzati e mirati a rispondere alle esigenze della singola persona, dall’altro sono a disposizione contributi per le imprese che attivano tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo”.

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