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LOMBARDIA AUTONOMA, A NOVEMBRE VOTO ELETTRONICO PER IL REFERENDUM

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Roberto Maroni

Roberto MaroniIl Consiglio regionale lombardo, dopo lo stanziamento di 30 milioni, ha approvato una proposta di referendum consultivo per chiedere più autonomia per la Regione, in base all’art. 116 della Costituzione. Il provvedimento, ispirato dalla Lega e sostenuto dal centrodestra, è stato approvato con i voti del M5S essendo richiesta la maggioranza di due terzi. Contrario il Pd. Il governatore Roberto Maroni ha annunciato che il mese più probabile per la votazione sarà novembre. La consultazione si terrà per la prima volta con voto elettronico.

La Lombardia, senza l’unanimità ma con un successo politico molto ricercato in particolare dalla Lega, nei prossimi mesi chiederà dunque ai cittadini se vogliano maggiore autonomia nelle materie di competenza della Regione.

Per l’approvazione del referendum è stato necessario il sostegno del Movimento 5 Stelle, visto che alla maggioranza su cui si regge la Giunta di Roberto Maroni, il “modello Lombardia” con FI e Ncd, serviva raggiungere i due terzi dell’Aula. Contrario il centrosinistra, col Pd che ha cercato all’ultimo di far sospendere l’indizione della consultazione definita solo “propagandistica” in cambio del sostegno all’apertura di una trattativa diretta col Governo Renzi in base allo stesso articolo 116, valutando lo strumento del referendum solo in caso di un esito negativo.

Questo il quesito che sarà sottoposto ai cittadini: “Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione?”.

“Sarà un passaggio storico – ha commentato Roberto Maroni, governatore di Regione Lombardia. Sono molto soddisfatto, era il referendum che volevamo. Se alle urne arriverà il sì dei cittadini lombardi – conclude Maroni – andremo a Roma con il peso straordinario del voto del popolo lombardo. Questa è la svolta, perché solo con il sostegno della gente della Lombardia sarà possibile ottenere il risultato che vogliamo. Se il referendum passerà, come io sono certo, otterremo l’autonomia e maggiori risorse, altrimenti saremo sempre qui a subire i tagli che arrivano da Roma”.

In merito all’introduzione del voto elettronico e ai costi previsti Maroni ha commentato così “Saremo la prima Regione a investire sull’innovazione in materia e per quanto riguarda i macchinari che allestiremo nei seggi scolastici, mi piacerebbe riuscire a trovare degli strumenti elettronici che poi possano essere lasciati negli istituti come dotazione scolastica. Questo ridurrà ancora di più i costi del referendum, perché parte della spesa si tradurrà in un investimento a favore delle scuole pubbliche lombarde”.

 
 

 

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