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PRONTA LA RAGGIERA, A GANDINO SI CELEBRA IL SACRO TRIDUO DEI DEFUNTI

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Raggiera

Raggiera– GANDINO – Come ogni anno la seconda domenica di quaresima la comunità di Gandino si prepara a celebrare il Sacro Triduo dei Defunti, una ricorrenza alla quale i gandinesi sono molto legati. Le sacre funzioni avranno inizio nella giornata di sabato 28 febbraio con la Santa Messa alle ore 6.55 in San Mauro e termineranno lunedì 2 marzo con la solenne celebrazione nella Basilica di Santa Maria Assunta alle ore 18.

Numerosi i momenti di preghiera e di raccoglimento; a presiedere la Solenne Pontificale di lunedì alle ore 10.30 in Basilica, il Vescovo di Lodi, Monsignor Maurizio Malvestiti, concelebrata assieme a tutti i sacerdoti nativi del Vicariato della Val Gandino e a coloro che hanno svolto il loro ministero a Gandino.

Ancora qualche piccola messa a punto e sarà pronta la Raggiera, simbolo per eccellenza del Sacro Triduo. 

 

LA RAGGIERA

La Raggiera è l’apparato che viene montato sopra l’altare maggiore che, con i suoi 5,5 metri di diametro e le 116 candele, rappresenta il più importante simbolo di fede per l’intera Comunità gandinese. A dimostrazione di tale legame già nel ‘700 l’apparato del Triduo fu commissionato, pagato e rifatto per ben due volte. Una prima raggiera fu realizzata da Donato Fantoni nel 1777, purtroppo di questo apparato oggi non si ha più notizia.  E’ stato calcolato che le luci presenti nell’intera raggiera predisposta in Basilica sono ben 435. Per chi osserva attentamente queste macchine del triduo, un esempio oltre a quella di Gandino è quella di Clusone, ne può interpretare chiaramente il significato che sta nell’importanza di esaltare l’Eucarestia, esposta al centro di questi raggi luminosi durante i tre giorni di preghiera.

 

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