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Cronaca

VALGOGLIO, CONTINUA LO SCONTRO SULL’ADESIONE AD UNIACQUE. IL SINDACO INTERROGA IL MINISTERO DELL’AMBIENTE

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– VALGOGLIO – Una nuova assemblea pubblica, questa volta indetta dall’amministrazione, si è svolta venerdì 13 marzo a Valgoglio: tema l’adesione da parte del Comune ad Uniacque. Presenti diversi politici e tecnici che hanno cercato di spiegare la normativa vigente ai componenti del fronte del “no”. Nel frattempo si è dimessa la consigliera Nunzia Morstabilini per la mancata collaborazione dell’amministrazione con la popolazione mentre il sindaco Eli Pedretti ha inoltrato una richiesta al Ministero dell’Ambiente.

L’ASSEMBLEA PUBBLICA

La palestra comunale, nella serata di venerdì scorso, ha ospitato circa 200 persone che si sono confrontante con i politici e i tecnici presenti: ad esordire il sindaco Eli Pedretti che ha spiegato l’iter dell’adesione ad Uniacque ribadendo come “il punto all’ordine del giorno in merito all’adesione è stato sospeso a suo tempo per capire la normativa e per fornire gli strumenti ai cittadini di valutare la questione obiettivamente”.

Ricordiamo che a Valgoglio sono state raccolte 348 firme per non entrare in Uniacque: tutta la cittadinanza in sostanza sostiene che entrare nel sistema di gestione idrica integrato comporti costi maggiori e che la normativa sia dalla loro parte.

Non è dello stesso avviso Claudia Terzi, assessore all’Ambiente di Regione Lombardia che ha spiegato come “la nuova normativa statale, datata novembre 2014, disciplina che i comuni sotto i mille abitanti di Regione Lombardia, che non appartengono ad un unico Ato, devono aderire d Uniacque“.

Al tavolo insieme alla Terzi, Roberto Anelli, consigliere regionale, Paolo Franco, presidente di Uniacque e Pierangelo Bertocchi, presidente dell’Ato. Potete ascoltare i loro interventi qui.

Dall’altra parte il fonte del “no” guidato da Edgardo Morstabilini insieme ad alcuni interventi anche da parte di persone provenienti dai paesi limitrofi, come quello di Walter Semperboni. I problemi sollevati riguardano i maggiori costi del canone a cui si dovrebbe far fronte, “l’acque è l’unico bene che ci è restato – hanno espresso i cittadini -, noi ci stiamo impegnando affinché resti nostro e chiediamo la stessa cosa all’amministrazione e agli altri politici che dovrebbero fare l’interesse della collettività, non solo l’interesse del pubblico”.  

L’ultima riflessione ha riguardato la realizzazione del depuratore in zona Colarete che andrebbe a sostituire le vasche di filtrazioni delle acque reflue presenti non considerate sufficienti per la depurazione: “gestendo noi il ciclo idrico integrato – concludono dal pubblico – , seppure con la costruzione di un depuratore a Colarete, avremmo da guadagnarci sia per quanto riguarda le tariffe che i costi di intervento e di manutenzione“.

 IL DEPURATORE A COLARETE

Proprio in merito al depuratore dal Comune in questi giorni è stata inoltrata una richiesta alla Provincia per la realizzazione del manufatto in contrada Colarete; il sindaco Eli Pedretti ha inoltre inviato una domanda al Ministero dell’Ambiente per chiedere se esitano possibilità grazie alla quali un comune come Valgoglio possa continuare a gestire autonomamente il sistema idrico integrato. 

Qualora la risposta sia affermativa, l’amministrazione agirà come richiesto dalla popolazione.

Nel frattempo il comune continuerà a gestire in proprio l’acqua finché non sarà obbligato ad entrare nel sistema di gestione pubblica. 

 

Nelle foto: sopra da sx il Consigliere Roberto Anelli, l’Assessore Claudia Terzi, il Sindaco Eli Pedretti e il Presidente di Uniacque Paolo Franco; sotto il pubblico presente (Foto redazione).

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