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Cronaca

CATO & VALE – DIARIO DI BORDO 2: DALL’UCRAINA ALLA RUSSIA

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Continuiamo a raccontarvi il nostro viaggio parlandovi del 9, 10 e 11 aprile e del tragitto dall’Ucraina alla Russia passando per la Bielorussia. Dopo aver dormito in un grazioso appartamento nel centro di Buda, lasciamo l’Ungheria e le sue moderne infrastrutture alla volta dell’Ucraina. Il clima è sereno e tranquillo, ascoltiamo radio ungheresi che passano ancora Toto Cotugno e avvistiamo dei cerbiatti nelle campagne accanto l’autostrada.

A 50 km dal confine, l’autostrada finisce e ci immettiamo in strade provinciali. Arrivati alla dogana ci aspettano due ore di attesa. Dopo varie incomprensioni dovute al fatto che nessuno parla inglese entriamo in Ucraina.

Rimaniamo fermi un’altra mezz’ora ad un passaggio a livello a causa di un treno non di ultima generazione che prima, passa da sinistra verso destra e poi cambia idea e torna indietro. Da lì in poi, non essendoci autostrade, i tempi si dilatano e le buche anche.

Dopo circa 40 km iniziamo a salire verso i Carpazi, ancora coperti di neve, i quali termineranno solo prima dell’ingresso a Leopoli (Lviv). Arriviamo esausti alle 18.00, dopo 9 ore di viaggio.

Un completo cambiamento. Sembra di essere tornati indietro nel tempo. L’Ucraina delle campagne non è molto diversa da quella delle città. Nonostante Lviv sia patrimonio mondiale dell’Unesco, la periferia è molto decadente. Il centro storico è caratterizzato da moltissime chiese e  piazzette molto carine in cui non manca mai musica suonata dal vivo. Le vie del centro sono formate da un ciottolato unico.Non appena si imbocca una via secondaria il ciottolato viene a mancare e la viabilità non è così semplice.

La mattina dopo decidiamo di partire un’ora prima visti i ritardi e i disagi delle strade Ucraine, che non si sono fatti attendere a lungo.

Dopo circa tre ore di viaggio, di cui 35 km percorsi in fuori strada, raggiungiamo finalmente la dogana Ucraina – Bielorussia. I controlli sono molto severi e le attese diventano interminabili. Passiamo così 4 ore fermi in macchina in attesa di una risposta.

Finalmente alle 18 riusciamo ad attraversare il confine ed entrare in Bielorussia. E tornare avanti di 10 anni. Qui le strade esistono e sono belle. Riusciamo a trovare un hotel sulla strada prima che il sole scenda e ci fermiamo a mangiare.

La signora dell’hotel è molto carina, parla italiano e ci dà consigli preziosi. Partiamo presto e passiamo da Homiel, moderna città capoluogo della regione.

Arrivati alla dogana ci aspetta una bellissima sorpresa, i controlli durano solo 5 minuti e siamo finalmente in Russia.

Cato & Vale

 

Potete seguire il viaggio sulla via della Seta di Cato e Vale e donare per Admo ed Emergency qui catoband.com.

 

Nelle foto: Cato e Vale in nel tragitto dall’Ucraina alla Bielorussia, sotto il primo tratto stradale della Russia

 

 

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