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Cronaca

CATO & VALE – DIARIO DI BORDO 3: DALLA RUSSIA VERSO IL KAZAKISTAN, 7° NAZIONE RAGGIUNTA!

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Il viaggio sulla Via della Seta è proseguito il 12, 13 e 14 aprile. Arrivati in Russia arriviamo a Brjansk verso le 15 e subito troviamo un hotel per riposarci. I primi cinque giorni sono stati molto intensi e abbiamo bisogno di ricaricare le pile. La sera, dopo aver cenato, diamo un ultimo controllo al CatoBus e troviamo una splendida sorpresa: due ragazzi, un russo e un’ucraina, ci lasciamo un biglietto con delle bellissime parole d’incoraggiamento e apprezzano molto il progetto.

La mattina seguente  partiamo verso Voronezh e becchiamo una coda interminabile all’uscita della città. In Russia festeggiano la Pasqua una settimana dopo e hanno l’abitudine di uscire e fare un picnic all’aperto. Ci armiamo di pazienza e dopo sei ore e svariati controlli da parte della polizia arriviamo finalmente a Voronezh, in cui ci aspetta un’altra lunghissima coda all’ingresso della città.

Trovato finalmente un ostello usciamo per mangiare qualcosa e visitare un po’ la città. Scegliere cosa mangiare è un’ardua impresa, il menu è  esclusivamente in cirillico e senza immagini. Decidiamo così di affidarci alla sorte e ci arrivano patate fritte immerse nell’olio e una zuppetta di pesce con del pane dolce.

La mattina dopo partiamo verso Saratov, lungo la strada scegliamo di fermarci e fare un picnic nella steppa. Stendiamo la coperta di lana e ascoltiamo i suoni della natura ai bordi di uno dei tanti laghetti che caratterizzano il territorio. Vale impara la sua prima canzone con la chitarra mentre Robi si cimenta a fotografare un po’. Dopo una mezz’ora di relax riprendiamo la strada e arriviamo finalmente a Saratov per le 18. La città ci dà il suo benvenuto con un bellissimo tramonto sul Volga.

Il fiume è enorme e la maggior parte della popolazione dopo cena fa una bella passeggiata lungo il percorso pedonale alle rive del fiume. 

Il giorno seguente, dopo una bella colazione, perdiamo 4 ore per cercare di mandare al nostro video maker Emiliano Perani il primo back up video. Le code alle poste sono lunghe quante quelle italiane e dopo una lunga attesa scopriamo che il materiale non arriverà prima di 30 giorni. Decidiamo così di cercare la Dhl, aiutati da Julia e Alexander, due ragazzi russi molto disponibili. Purtroppo il tentativo fallisce. I commessi della Dhl non sono così disponibili e non appena scoprono che siamo italiani aumentano la tariffa dell’80%. Ci rinunciamo e alle 13 locali partiamo verso il Kazakhstan.

La Russia ci regala le ultime emozioni: cavalli che corrono liberi nella steppa, un gregge incuriosito dalla macchina fotografica, un’aquila che si alza in volo al nostro passaggio e il sole che diventa una palla rossa e colora di oro tutto il paesaggio.

Entriamo in Kazakhstan e veniamo catapultati ben 3 ore avanti, nonostante la mattina Google ci avesse rassicurato che era solo un’ora di differenza. I poliziotti kazaki sono ben diversi da quelli russi e Robi regala addirittura un suo cd a un giovane e sorridente militare della dogana!

 

Welcome to Kazakhstan!

Tranquilli e sereni ci prepariamo ad affrontare gli ultimi 70 km che però si rilevano un incubo. La strada è veramente disastrata e la tensione e la stanchezza si fanno sentire. Si sta facendo buio e il CatoBus non può permettersi di forare proprio ora, in mezzo al nulla, con la notte che sta calando.

Ancora una volta però, troviamo la forza di proseguire nella natura. Le stelle cominciano a vedersi, una, due, cinque e poi cento e poi mille e poi un’infinità. Decidiamo di fermarci cinque minuti, nel nulla più assoluto, a 50 km da tutto. Un silenzio assordante, un numero di stelle spaventoso, così tante che sembra ci cadano addosso. Il cielo sembra assumere forma sferica e noi ci sentiamo minuscoli e senza parole. Estasiati dallo spettacolo della natura ci rimettiamo in viaggio e finalmente alle 1.30, ora locale, troviamo un albergo.

Esausti crolliamo appena tocchiamo il letto. Settima nazione raggiunta!

Cato & Vale

 

Potete seguire il viaggio sulla via della Seta di Cato e Vale e donare per Admo ed Emergency qui catoband.com.

Nelle foto: sopra Cato e Vale sul Volga, sotto il biglietti lasciato sul CatoBus

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