RIFORME E PENSIONI, LA SITUAZIONE ECONOMICA NON MIGLIORA

La situazione economica dell’Italia non è confortante. Da anni ormai si cerca di fronteggiare la morsa della crisi che, se da una parte talvolta sembra allentare la presa, dall’altra è ben lontana dalla vera ripesa. Tradotto in parole povere per i cittadini significa grandi sacrifici a livello di tassazione e ben poche speranze per chi, ancora, non è riuscito a raggiungere la tanto agognata pensione che rischia di apparire, soprattutto per i giovani,  niente di più che  una semplice chimera.

Pensione a parte, si deve comunque cercare di arrivare a fine mese e, secondo diversi studi, sebbene la Lombardia sia una delle regioni che meglio riesce a difendersi dalla crisi, sono sempre di più le famiglie che non riescono a far quadrare i conti. Lo scenario è abbastanza drammatico, basta fare un giro in centro anche nelle grandi città per vedere una serie di serrande abbassate, attività commerciali costrette a chiudere per l’ingente peso delle tasse e per i pochi ricavi. Stessa sorte per numerose piccole e medie imprese che, da qualche anno a questa parte, annaspano tra i debiti e i conti in rosso. I più fortunati possono sempre ricorrere al prestito inps, che consente almeno di respirare una boccata d’ossigeno in momenti così difficili.

Rimane comunque diffidente l’atteggiamento verso le nuove riforme varate dal Governo Renzi che, nonostante a parole appaiano propositive, nei fatti rischiano di fare un ennesimo buco nell’acqua, buco del quale, a farne le spese, saranno ancora una volta i cittadini. I malumori intanto iniziano a farsi sempre più evidenti, come ad esempio nell’ambito della scuola dove, non solo non si intravede speranza per una futura pensione dei lavoratori del comparto ma nemmeno per  un posto di lavoro sicuro, o meglio ancora, per un posto di lavoro precario. Bisognerà attendere ancora le ultime novità in merito di riforme e vedere se, quando saranno applicate in concreto, riusciranno a sortire l’effetto sperato da chi le ha approvate.

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