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Cronaca

“GIUSTIZIA PER SARA”, DUE COMUNITÀ UNITE NEL RICORDO DELLA 19ENNE UCCISA

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– ALBINO – Due bandiere, due lingue, due modi diversi di pregare uniti da un unico messaggio: non dimenticare Sara. Sono state tante le persone che si sono ritrovate domenica sera per il momento commemorativo nei pressi del parcheggio della stazione di Albino dove la 19enne è stata uccisa solo 5 giorni prima dal marito e dall’amante. Tra di loro la mamma e i parenti che hanno chiesto a gran voce “giustizia per Sara”.

Nato spontaneamente su facebook come momento di ricordo e di indignazione di fronte ad una violenza inaccettabile (Sara è stata uccisa con 24 coltellate, ndr.), il ritrovo si è dimostrato una vera occasione di solidarietà e condivisione.

I familiari, parenti e conoscenti di Sara hanno pregato per la giovane con canti e litanie islamiche, continuando a chiedere di non dimenticare Sara e che l’assassino sconti la sua pena con l’ergastolo.

Ad accompagnare le loro parole, le due bandiere marocchina e italiana segno di vicinanza e di rispetto; “Non fa differenza che si tratti di una ragazza italiana o marocchina, quello che conta è che una giovane è stata ammazzata e che queste situazioni non si ripetano più”, spiegano i rappresentanti della comunità marocchina in Val Seriana.

Sara era italiana – precisa una vicina di casa che l’ha vista crescere -, fare queste discriminazioni non serve a nulla. Come se ci fossero italiani si serie a e di serie b: noi chiediamo l’assassino sconti la pena più severa e questa sera abbiamo pregato per Sara, perché ora sia davvero felice”.

E ancora “Noi amiamo l’Italia e la rispettiamo, ma i clandestini e delinquenti come Amine vanno mandati via per la sicurezza di tutti“.

La storia di Sara El Omri abbiamo imparato tristemente a conoscerla: sposata dal 2014 con il suo assassino, Amine El Ghazzali 25enne marocchino irregolare, aveva subito violenze e denunciato lo stesso che nel frattempo aveva una relazione con una 16enne svizzera. Il tutto fino al tragico epilogo del 2 giugno, quando Sara è stata uccisa nei pressi del parcheggio della stazione di Albino alle 22.30.

Per Sara ha pregato anche il parroco di Albino, don Giuseppe Locatelli, intervenuto dopo le celebrazioni del Corpus Domini mentre il corteo commemorativo ha raggiunto il Municipio di Albino, recitando una preghiera islamica, un salmo della Bibbia e una canzone. “Preghiamo per Sara – ha concluso – perché lei stasera possa sentire la nostra vicinanza e chiediamo giustizia senza vendetta”.

Alla fine abbracci e strette di mano tra i partecipanti e un unico proposito: lottare insieme contro la violenza, aldilà delle etnie e delle religioni, affinché non ci siano più altre giovani da piangere.

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