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Cronaca

MIGRANTI A VALBONDIONE, SALE LA TENSIONE: LA SINDACA SCRIVE AL PREFETTO, LA MINORANZA RIBADISCE IL SUO “NO”

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– VALBONDIONE – Sale la tensione a Valbondione in merito alle notizie che giungono da Bergamo fino su, in cima alla Valle Seriana: nel paese di montagna, già interessato dalla presenza di circa 100 profughi in località Lizzola, potrebbero arrivare altri 45 migranti. Ed ora, oltre alla minoranza che ha sempre detto il suo “no”, anche il sindaco Sonia Simoncelli non ci sta: “Ho già avvisato il prefetto che farò azioni forti di contrapposizione in caso di nuove assegnazioni a Valbondione”, commenta.

“Mi sto muovendo – continua Simoncelli – per questa questione con altri enti sovracomunali pronti ad affiancarsi. Attualmente è stata fatta questa graduatoria provvisoria che vede al terzo posto la ditta Sasna di Lizzola. Come già comunicato ufficialmente con posta certificata qualche settimana fa, invito nuovamente il Prefetto a non collocare nuovi immigrati nel nostro paese. Mi sembra che gli attuali 94 su circa 1100 abitanti siano un numero elevatissimo. Peraltro nella stessa comunicazione ho invitato il Prefetto a ridurre con sollecita urgenza almeno della metà il numero degli immigrati attualmente ospitati a Lizzola. Prima di tutto la tutela della mia comunità e dei miei concittadini”.

 

LA MINORANZA “TUTTI UNITI PER DIRE BASTA”

“Abbiamo sempre dato voce a chi non sopportava più la situazione – commenta Romina Riccardi, della minoranza – e sicuramente questa nuova assegnazione ci ha colto di sorpresa visto che pensavamo di aver già dato in ambito emergenza e accoglienza migranti. 45 in più sarebbero sproporzionati in località Gavazzo, così come a Lizzola. Siamo però soddisfatti che anche i media nazionali si siano interessati alla nostra piccola comunità lasciata a se stessa, e siamo contenti della reazione della popolazione che per la prima volta ha trovato il coraggio di farsi sentire. Noi siamo con loro, tutti uniti per dire basta”.

 

WALTER SEMPERBONI “MI INCATENO FUORI DALLA PREFETTURA”

Molto attivo sui social e sui media è Walter Semperboni, che da mesi lamenta una situazione ingestibile: “La verità è semplice – ci spiega – e io la sostengo da un po’ di tempo: qui qualcuno ci guadagna alla faccia del nostro paese turistico che sta soccombendo. Pensavamo che con i migranti accolti a Lizzola si fosse raggiunto il limite, invece sembra che la mucca non sia mai sazia, per riprendere un modo di dire di questi giorni. Se dovessero arrivare davvero questi nuovi 45 mi incatenerò fuori dalla prefettura e comincerò lo sciopero della fame perché anche il Prefetto dovrebbe avere la sensibilità di capire che per un comune come il nostro è davvero troppo”.

 

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