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Cronaca

IL PREFETTO NON MANDERÀ PIÙ RICHIEDENTI ASILO IN ALTA VALLE SERIANA E I SINDACI SOTTOSCRIVONO UNA LETTERA

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– ROVETTA – Partecipatissima assemblea pubblica a Rovetta nella serata di mercoledì 8 luglio presso le scuole medie, dove in centinaia hanno incontrato il sindaco Stefano Savoldelli che ha illustrato la situazione riguardo ai 57 richiedenti asilo alloggiati presso un ex albergo in località Conca Verde dal 6 luglio. 

“Abbiamo incontrato il Prefetto Francesca Ferrandino – ha spiegato Savoldelli – che ci ha promesso che nell’ambito dell’alta Valle Seriana non troverà più accoglienza nessun migrante”.

L’incontro con il Prefetto si è svolto nel pomeriggio di ieri a Bergamo, ad accompagnare il sindaco le forze dell’ordine del territorio. A livello numerico infatti il bacino dell’alta Valle Seriana con i richiedenti asilo alloggiati a Valbondione, Cerete ed ora anche a Rovetta, soddisfa già più del dovuto l’emergenza accoglienza. Per questo il Prefetto ha dato la sua parola d’onore che in alta Valle Seriana non arriverà più nessun migrante.

Savoldelli inoltre ha spiegato di aver firmato un’ordinanza di sgombero per la non idoneità della struttura. Insieme ai cittadini presenti all’assemblea tanti sindaci che hanno ribadito come, l’opposizione non sia contro i migranti, ma contro il sistema che non funziona e che non coinvolgendo i territori crea solo preoccupazione e panico.

Nel frattempo, oltre alla raccolta firme attivata dai cittadini con diversi punti di raccolta sul territorio dell’altopiano clusonese, gli stessi sindaci della Valle Seriana hanno preso carta e penna e in 28, su 38 del territorio della Comunità Montana Valle Seriana, hanno scritto al Prefetto chiedendo di diminuire e redistribuire in maniera più omogenea i richiedenti asilo presenti sul territorio.

 

LA LETTERA DEI SINDACI DELLA VALLE SERIANA AL PREFETTO DI BERGAMO

“Con la presente intendiamo informarla circa la situazione in alta Valle Seriana, relativamente all’accoglienza dei migranti siamo ad un punto critico. La popolazione mal sopporta la presenza di queste persone e lo esprime direttamente a noi primi cittadini senza mezzi termini. L’arrivo di altri 57 uomini nel pomeriggio di lunedì 6 luglio a Rovetta ha complicato ulteriormente il quadro.

La criticità è quindi legata al numero di migranti: quasi un terzo della presenza provinciale è concentrata in alta Valle Seriana, tra Valbondione (frazione Lizzola), Cerete e Rovetta. Il nostro mandato da sindaco pro tempore è espresso democraticamente dai nostri concittadini che in questi giorni segnalano a noi primi cittadini come non sia possibile, idoneo e umanamente adeguato supportare ulteriori arrivi di persone sul territorio dell’alta Valle Seriana.

Non le nascondiamo che la poca informazione che ci viene fornita dalla prefettura, per non parlare delle tempistiche fortemente inadeguate, abbiano creato diversi dissapori e momenti di tensione. Siamo consapevoli del fatto che il suo ente si trovi a dover gestire situazioni in emergenza e non vi sia il tempo per coordinarsi con le strutture regionali e statali, ma crediamo che vi sia un limite a tutto.

I firmatari della presente sono pronti a sostenere qualsiasi iniziativa volta alla diminuzione delle presenze dal nostro territorio e la relativa redistribuzione sul contesto provinciale e regionale. Questo in sintesi, aiuterebbe a stemperare la tensione ed a meglio affrontare l’emergenza i cui numeri sono ancora tutti da definire. Sosteniamo che prevenire scenari ben peggiori di quello attuale, tramite distribuzioni più oculate, sia la priorità. Certi di un suo riscontro, cogliamo l’occasione per porre distinti saluti”.

 

Nella foto: l’assemblea di mercoledì sera a Rovetta

 

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