Cronaca
DA ALBINO UN CAMPER PER TROVARE NUOVI DONATORI DI MIDOLLO OSSEO NELLA PROVINCIA DI BERGAMO
– BERGAMO – Un camper per trovare nuovi donatori di midollo osseo in tutta la provincia di Bergamo. È questo l’obiettivo dell’Unità Mobile, la prima in Italia, dell’Associazione Federica Albergoni, Onlus nata nel dicembre 2010, un anno dopo la tragica morte della 19enne di Albino, stroncata da una leucemia fulminante.
Grazie al “Camper di Federica” i volontari dell’Associazione possono portare la propria testimonianza direttamente nelle strade e nelle piazze delle comunità del territorio bergamasco, anche in quelle più lontane. Ma non solo. Nell’Unità Mobile sono state ricavate delle apposite aree dove gli aspiranti donatori di midollo osseo possono eseguire il prelievo venoso e compilare i questionari di idoneità, con l’assistenza dei medici e degli infermieri volontari dell’Associazione.
I campioni di sangue e la documentazione medica vengono poi inviati al Centro Donatori di Midollo Osseo del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, che ad oggi è l’unica realtà in provincia di Bergamo abilitata alla valutazione degli aspiranti donatori e alla loro iscrizione nel Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR, Italian Bone Marrow Donor Registry). L’IBMDR, che ha sede a Genova, raccoglie i candidati donatori di midollo osseo iscritti nei Registri Provinciali e Regionali, e, a sua volta, è collegato al Registro Internazionale che mette in rete i candidati di tutto il mondo.
“Questo camper rappresenta uno straordinario strumento per aumentare il numero di potenziali donatori di midollo perché avvicina un pubblico potenzialmente vastissimo alla possibilità di iscriversi al Registro Donatori – ha spiegato Maurizio Albergoni, presidente dell’Associazione Federica Albergoni Onlus –. È una risposta concreta alla necessità di far sapere a sempre più persone che con un semplice prelievo di sangue possono salvare tante vite”.
Il midollo osseo è infatti prezioso perché contiene cellule staminali che possono essere donate, attraverso un trapianto di midollo detto “allogenico”, a una persona con patologie ematologiche per rigenerare le cellule del suo sangue, ristabilendo così il normale equilibrio ematologico e immunologico.
“Se un paziente ha bisogno di un donatore per un trapianto di midollo, la prima scelta cade sempre sui familiari, perché ci sono il 25% di probabilità di trovare un fratello o una sorella compatibile con il paziente – ha spiegato Alessandro Rambaldi, direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII –. Quando questa strada non è percorribile si cerca un donatore compatibile all’interno del registro mondiale. Questo significa che è possibile trovare un donatore a Bergamo ma anche dall’altra parte del mondo. Nel 70% dei casi la ricerca va a buon fine e, se i dati preliminari vengono confermati, si procede al prelievo e quindi al trapianto delle cellule staminali sul malato. Quest’ultima operazione avviene come una semplice trasfusione di sangue, grazie alla capacità delle cellule staminali di tornare al midollo osseo e produrre, così, le differenti cellule del sangue”.
Affinché il trapianto di midollo riesca, però, deve esserci compatibilità tra il donatore e il ricevente, in modo tale che il sistema immunitario riconosca come proprie le cellule che in realtà provengono da un’altra persona. Nell’uomo il meccanismo che regola questo processo di ‘riconoscimento’ è chiamato HLA, da ‘Human Leucocyte System A’. Considerato l’elevato numero di combinazioni possibili di HLA in rapporto alla frequenza delle caratteristiche valutate,ogni nuovo donatore aumenta le probabilità di trovarne uno compatibile. Per questo avere un unico registro a livello mondiale aumenta la speranza di chi ha bisogno di un trapianto di midollo per guarire.
“L’attività dellìUnità mobile avviene in occasione di campagne preventivamente autorizzate e sotto la diretta responsabilità del Centro Donatori – ha spiegato Anna Falanga, direttore del Dipartimento inter-aziendale Medicina trasfusionale ed ematologia della provincia di Bergamo –. I volontari dell’Associazione vengono formati ed aggiornati periodicamente dal personale del nostro Centro, che si occupa anche della tipizzazione HLA e della valutazione dei questionari per il rilascio dell’idoneità alla donazione. Con l’Unità Mobile abbiamo l’occasione di estendere l’attività che già svolgiamo quotidianamente e di aumentare l’accessibilità del Centro agli aspiranti donatori e alla cittadinanza tutta”.
Per poter trasformare un normale camper in una vera e propria Unità Mobile per il reclutamento di aspiranti donatori di midollo osseo è stato fondamentale l’intervento del Centro Donatori di Midollo Osseo di Bergamo, in stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Bergamo.
“Trattandosi della prima esperienza in Italia di Unità Mobile esclusivamente dedicata al reclutamento di aspiranti donatori di midollo osseo – ha spiegato Mara Azzi, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Bergamo –, il processo di autorizzazione non è stato semplice né scontato, ma abbiamo riconosciuto l’importanza di questo ambizioso progetto e abbiamo fatto il possibile perché il Camper dell’Associazione potesse intraprendere la sua attività. Abbiamo quindi costruito, d’intesa con Regione Lombardia e con il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, un percorso autorizzativo ad hoc, nel rispetto di tutte le norme vigenti”.
COME SI DIVENTA DONATORE
Per poter entrare nel Registro mondiale dei Donatori di Midollo Osseo bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, pesare almeno 50 kg e godere di buona salute. Ai fini dell’iscrizione è sufficiente sottoporsi ad un semplice prelievo di sangue e ad una valutazione medica di idoneità. La donazione di midollo può essere fatta fino ad un’età massima di 55 anni. Solo una persona su 100 mila è compatibile con chi sta aspettando un trapianto di midollo ma si stima che in Italia circa 1000 persone ogni anno potrebbero trarre beneficio da questa terapia. Questo significa che potenzialmente tutti noi possiamo salvare una vita.
L’Ospedale di Bergamo ha iniziato questa attività nel 1991 e con oltre 11800 donatori ad oggi iscritti nel Registro è uno dei maggiori Centri Donatori italiani. La prima donazione è stata eseguita nel 1994 e ad oggi è stato raggiunto l’importante traguardo di 133 donazioni, sia per Centri di Trapianto italiani che esteri (Germania, USA, Inghilterra, Spagna, Australia, ecc.).
Per ulteriori informazioni e per appuntamenti è possibile contattare il Centro Donatori di Midollo Osseo dell’Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII al seguente numero 035.267.8190 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16.
L’ASSOCIAZIONE FEDERICA ALBERGONI ONLUS
L’Associazione Federica Albergoni Onlus, che collabora con l’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO), ha come obiettivo principale quello di avvicinare più persone possibili e soprattutto i giovani alla donazione di midollo osseo, grazie ad una continua attività divulgativa e di sensibilizzazione, interventi nelle scuole, eventi ludici e sportivi e raccolta di fondi. L’Associazione è nata per ricordare Federica Albergoni, morta la notte di Natale del 2009 a causa di una leucemia fulminante, e far sì che sempre meno persone vadano incontro al suo stesso destino grazie a sempre più numerosi “donatori di vita”, cioè di midollo osseo.
Il 19 settembre alle 11 il Camper di Federica, finanziato grazie ai fondi raccolti in questi anni, sarà inaugurato ad Albino.
Nella foto: la presentazione del Camper di Federica al Papa Giovanni XXIII di Bergamo
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