Cronaca
MIGRANTI, A BERGAMO LA “CONTRO-PROTESTA” DEL FORUM PROVINCIALE PER L’ACCOGLIENZA DEI RICHIEDENTI ASILO
Facendo appello per una “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” come sta accadendo in altre città, anche a Bergamo associazioni di cittadini e di studenti, sindacati, partiti e movimenti politici organizzano una manifestazione per chiedere un cambio di rotta delle politiche migratorie europee e globali: l’appuntamento è per venerdì 11 settembre, alle 18 da Piazza Pontida fino alla Prefettura.
Domani, intanto, si terrà una conferenza stampa durante la quale gli organizzatori forniranno i dettagli dell’iniziativa (ore 11.30, sede del Coordinamento Enti Locali per la Pace, presso la Provincia di Bergamo in via Tasso).
L’APPELLO
“È arrivato il momento di decidere da che parte stare. È vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. È difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.
La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. È l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.
Chiediamo con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature,
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti,
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti,
4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme”.
Al Forum provinciale per l’accoglienza dei richiedenti asilo hanno aderito: Associazioni e movimenti: ACLI, AEPER, ARCI, ANPI, Adesso donne 3.0, CGIL- UIL, Circolo Culturale “La Porta”, Comitato Accoglienza Valle Seriana Commissione Pari Opportunità Provincia”, Comunità di S. Fermo, Confcooperative Bergamo – Lega delle cooperative Bergamo, Coord. Provinciale Bergamasco degli EELL per la Pace, Ass. Italiana Donne Medico, Donne in nero, Donne per Bergamo, IFE Iniziativa femminista europea, Associazione “Il Porto”, Ass. “Mamme del mondo”, Politeia, Ass. “Possibile”,Tavola della Pace, Tavola della Pace Valle Brembana, “Se non ora quando”, Società Mutuo Soccorso.
Associazioni Studentesche: Unione degli Studenti, Federazione degli Studenti, Uni+.
Partiti e movimenti politici: P.D.; P.S.I.; Patto Civico; S.E.L.; Lista Gori; P.R.C.; P.C. d’Italia; Giovani Democratici.
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