Economia & Lavoro
PIGNA VERSO IL PRECONCORDATO MA I LAVORATORI E I SINDACATI NON CI STANNO
La richiesta di preconcordato presentata dalla Pigna, storica cartiera di Alzano Lombardo, ha gettato i lavoratori nello sconforto. Per questo mercoledì 30 settembre i 162 dipendenti, da lunedì in cassa ordinaria a rotazione per 13 settimane, manifesteranno con un presidio fuori dalla sede di Confindustria di Bergamo, mentre all’interno l’azienda e i sindacati si incontreranno.
FISTEL-CISL, SLC-CGIL e UILCOM-UIL saranno faccia a faccia con i rappresentanti dell’azienda per discutere della nuova crisi mercoledì 30 settembre a partire dalle ore 14.00.
La Cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo ha presentato domanda di preconcordato in continuità aziendale. La richiesta è stata depositata venerdì 25 settembre al Tribunale di Bergamo e l’azienda è pronta a presentare un piano entro dicembre. Alla base della decisione della società ci sia il fatto che un primario gruppo bancario italiano abbia chiuso gli affidamenti all’azienda bergamasca.
“Forse riusciremo a sapere qualcosa di più di quanto abbiamo letto fino a oggi sui giornali – dicono Luca Legramanti, Paolo Turani e Bruno Locatelli, rispettivamente rappresentanti di FISTEL-CISL, SLC-CGIL e UILCOM-UIL di Bergamo. Il modo di condurre le relazioni sindacali da parte di questa proprietà ci ha sempre lasciati molto perplessi, ma questa continua volontà di non condividere con i rappresentanti dei lavoratori alcuna delle scelte industriali o economiche, oggi ci trova esterrefatti, anche perché le ultime comunicazioni ufficiali dimostravano l’intenzione di parlare di premio di risultato, per il quale erano anche circolate le prime bozze”.
Naturalmente le condizioni generali di salute dell’impresa non lasciavano sereni i sindacati: anche l’ultimo aumento di capitale non aveva tranquillizzato l’atmosfera. L’incontro di domani servirà, sperano i tre sindacalisti, “a chiarire le vere intenzioni della proprietà e le prospettive effettivamente in campo per il futuro dell’azienda e dei suoi 160 dipendenti ancora in forza nella sede di Alzano”.
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