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IL RITORNO A SELVINO DEGLI EX BAMBINI IN OCCASIONE DEI 70 ANNI DI SCIESOPOLI

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Il ritorno a Sciesopoli (foto Piorota)

Alcuni di loro avevano già visitato Selvino in diverse occasioni: il cuore li aveva riportati in quel luogo che 70 anni fa gli aveva ridato la vita quando erano bambini e pagavano il prezzo di essere ebrei. E negli scorsi giorni sono tornati per l’incontro internazionale degli “ex bambini di Selvino”, organizzato dall’amministrazione comunale e dal Comitato “Perché duri la memoria”.

Ora quei bambini, sopravvissuti alla Shoah e nel 1945 mandati in una grande casa chiamata Sciesopoli nata come struttura di educazione fascista, hanno tutti più di 80 anni e sono giunti da ogni parte del mondo per ritrovarsi e ritrovare la proprio storia.

Di 800 bambini e ragazzi accolti tra il 1945 e il 1948 ne sono restati in vita una cinquantina e una dozzina hanno raggiunto la Valle Seriana, alcuni per la prima volta dopo l’infanzia.

Selvino ha accolto questi uomini e donne da venerdì 25 settembre a domenica 27 settembre, un week end dove sono stati molti i momenti commoventi. Per l’occasione è stata inaugurata anche una mostra presso le scuole con i documenti che raccontano la storia di questo luogo, oggi in stato di abbandono, e le vicende di chi è passato di lì.

“Arrivammo prima a Milano e poi a Sciesopoli nel 1945 – spiega uno degli ex bambini -; le nostre giornate erano fatte sia di studio che di piccoli lavoretti. Qui abbiamo ritrovato la serenità per poi tornare dalle nostre famiglie nelle diverse parti del mondo”. Nessuno di loro infatti restò in Italia, preferendo la Palestina o l’America.

Determinante la collaborazione con l’amministrazione comunale che spera che un giorno Sciesopoli, oggi in stato di abbandono, possa tornare a vivere: “Un ringraziamento – ha commentato in chiusura dei 3 giorni il sindaco Diego Bertocchi – va al Comitato e a tutti quelli che hanno collaborato; la speranza è che l’amministrazione non venga lasciata da sola affinché questo torno ad essere un luogo di accoglienza”.

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