Cronaca
BIODIVERSITÀ DEL FIUME SERIO E DELLA VAL SANGUIGNO: UN CONVEGNO A BERGAMO
Conoscere, proteggere e valorizzare l’acqua come risorsa preziosa per l’uomo e per la biodiversità di alcune zone dell’alta Valle Seriana quali: la Val Sanguigno, l’alto corso del Fiume Serio e la Valzurio. Sabato a Bergamo la presentazione del progetto “Bi.O.S. – Biodiversità Orobica in Val Seriana” sviluppato dal Parco delle Orobie bergamasche con Provincia di Bergamo.
Coinvolta anche i comuni interessati (Valbondione, Valgoglio e Oltressenda Alta) e l’Associazione FAB (Gruppo Flora Alpina Bergamasca). Il progetto, realizzato grazie a un contributo di Fondazione Cariplo, è stato incentrato sulla tutela e la valorizzazione di importanti contesti ambientali dell’alta Valle Seriana.
Gli scopi primari del progetto sono stati l’approfondimento delle conoscenze sulle peculiarità naturalistiche che caratterizzano l’ambito di progetto, nonché l’attivazione di specifici interventi ed iniziative volte alla salvaguardia e alla valorizzazione degli ambienti naturali di pregio legati alla presenza di acqua.
Per il Fiume Serio, in particolare, sono stati effettuati specifici monitoraggi e studi di approfondimento per determinare lo stato ecologico del tratto di fiume interessato dalle cascate, indagare sugli effetti determinati dall’attuale regolamentazione dei flussi idrici ed individuare possibili misure ed azioni a vantaggio della qualità naturalistica dei luoghi.
Analogamente anche per la Val Sanguigno, vero cuore del progetto, sono stati effettuati monitoraggi e studi pluriennali volti ad approfondire le conoscenze botaniche e faunistiche dell’intero bacino idrografico, oltre a specifici rilievi sullo status del fauna ittica, con particolare attenzione allo Scazzone, specie di importante interesse conservazionistico.
Sulla base degli studi effettuati sono state individuate misure di tutela ed interventi gestionali finalizzati al miglioramento e alla conservazione dei livelli ottimali di biodiversità, quali l’eradicazione della fauna ittica immessa nei laghi alpini naturali, che costituisce una fonte di pressione sulle locali popolazioni di anfibi, interventi di restocking dello Scazzone presso gli habitat vocazionali della Val Sanguigno e di sostegno alla popolazione selvatica di Trota fario; nonché la realizzazione di una passerella specificatamente finalizzata alla corretta fruizione da parte degli escursionisti e visitatori delle torbiere, habitat tra i più caratteristici e di maggior interesse naturalistico della valle.
“Nei diversi anni di attività – ha specificato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche – sono state effettuate attente e accurate analisi sugli elementi di elevato pregio ambientale che caratterizzano il nostro territorio, promuovendone la biodiversità e rendendo la meraviglia del paesaggio bene davvero unico e comune a tutte le popolazioni.
Unitamente agli interventi gestionali e di tutela, sono state infatti realizzate anche iniziative di promozione sul territorio e di educazione ambientale, come lo sviluppo del progetto didattico incentrato sul tema dell’acqua ‘Adotta il Fiume’, che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado di Ardesio e Valbondione, e la costituzione di un servizio di visite guidate svolte dagli Accompagnatori del Parco per la Val Sanguigno, che costituisce ormai una delle proposte fruitive strutturali del Parco”.
Infine, in collaborazione con le amministrazioni comunali ed il CAI, il progetto Bi.O.S ha anche favorito l’allestimento di due Centri Parco a Valbondione e presso il nuovo Ostello Curò, e di un punto informativo a Valgoglio: luoghi in cui promuovere le peculiarità naturalistiche del territorio e ad approfondire il tema dell’acqua quale risorsa naturale indispensabile a sostentamento della biodiversità e dell’uomo.
La presentazione delle attività realizzate e delle risultanze degli studi effettuati nell’ambito del progetto sono l’oggetto del seminario “Progetto Bi.O.S: Studio, tutela e promozione della biodiversità in alta Valle Seriana: il Fiume Serio e la Val Sanguigno” che si svolgerà sabato 17 ottobre, dalle 9 alle 12.30, a Bergamo presso l’Auditorium della Cittadella dello Sport, quando i responsabili del progetto faranno il punto su quanto realizzato. In particolare, dopo i saluti del Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Yvan Caccia, del Consigliere della Provincia di Bergamo, Denis Flacadori, del Rappresentante di Fondazione Cariplo, Carlo Vimercati e dei rappresentanti delle autorità locali, seguiranno interventi incentrati sullo studio idrobiologico sull’alto corso del Fiume Serio e valutazione dei possibili effetti generati dal rilascio delle cascate, l’applicazione del metodo MesoHABSIM per la valutazione ambientale del DMV, l’analisi dei laghi di Cardeto e l’eradicazione delle specie ittiche alloctone presenti, l’approfondimento sul status attuale e le operazioni di restocking interessanti la fauna ittica autoctona nel torrente Sanguigno.
Nella foto: un angolo della Val Sanguigno
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