Cronaca
BIODIVERSITÀ IN ALTA VALLE SERIANA: IL FIUME SERIO STA BENE, IN VALSANGUIGNO CENSITE 135 SPECIE
Il fiume Serio sta bene: la qualità dell’acqua nel tratto iniziale in alta Valle Seriana è molto elevata. Lo dicono i risultati emersi dal progetto “Bi.O.S. – Biodiversità Orobica in Val Seriana”, lo studio quadriennale sviluppato dal Parco delle Orobie e Provincia di Bergamo con il contributo di Fondazione Cariplo. I dati sono stati illustrati sabato a Bergamo presso la Casa dello Sport.
In particolare per il Fiume Serio sono stati effettuati specifici monitoraggi e studi di approfondimento per determinare lo stato ecologico del tratto di fiume interessato dalle cascate, indagare sugli effetti determinati dall’attuale regolamentazione dei flussi idrici ed individuare possibili misure ed azioni a vantaggio della qualità naturalistica dei luoghi. I tecnici hanno cercato di capire quali fossero le conseguenze dell’apertura delle Cascate del Serio, che avvengono 5 volte tra giugno e ottobre di ogni anno, constatando che il rilascio delle acque non modifica l’ecosistema fluviale a valle.
Buona dunque la biodiversità sia nell’ambito delle acque che nell’ambito floristico e faunistico. Altro ambiente indagato è stato quello della Val Sanguigno, dove sono stati realizzati dei monitoraggi che ne hanno evidenziato le specificità, ovvero: 76 specie di uccelli, 7 specie di rettili, 4 specie di anfibi, 39 specie di lepidotteri e 9 specie di odonati.
“Sono ambienti che vanno analizzati e tutelati – spiega Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie -. In seguito alle nostre analisi sono stati anche pianificati specifici interventi che permettono di preservare questi ambienti che regolano lo stato di salute di tutto il territorio”.
Sulla base degli studi effettuati infatti sono state individuate misure di tutela ed interventi gestionali finalizzati al miglioramento e alla conservazione dei livelli ottimali di biodiversità: si tratta dell‘eradicazione della fauna ittica immessa nei laghi alpini naturali, che costituisce una fonte di pressione sulle locali popolazioni di anfibi, interventi di restocking dello Scazzone presso gli habitat vocazionali della Val Sanguigno e di sostegno alla popolazione selvatica di Trota fario; nonché la realizzazione di una passerella specificatamente finalizzata alla corretta fruizione da parte degli escursionisti e visitatori delle torbiere, habitat tra i più caratteristici e di maggior interesse naturalistico della valle.
Unitamente agli interventi gestionali e di tutela, sono state realizzate anche iniziative di promozione sul territorio e di educazione ambientale, come lo sviluppo del progetto didattico incentrato sul tema dell’acqua , che costituisce ormai una delle proposte fruitive strutturali del Parco.
Nella foto: la presentazione di Bios a Bergamo
Tutti i diritti riservati ©
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook