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Cronaca

MIGRANTI, STRISCIA LA NOTIZIA E MINACCE: A SEMPERBONI RECAPITATO UN PROIETTILE

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Lo conosciamo per le questioni sollevate a livello mediatico e politico riguardo l’accoglienza migranti e perché è stato presidente della ex società di gestione degli impianti di Lizzola, la Stl andata in liquidazione: è Walter Semperboni di Lizzola che domenica mattina ha trovato un proiettile fuori dal garage della sua abitazione.

Semperboni commenta con tranquillità l’accaduto, anche se ha svolto regolare denuncia ai Carabinieri di Clusone: “Non ho paura di nessuno – spiega -; è che ora che hanno visto che la gente mi dà retta, qualcuno vuole spaventarmi. Ma io non mollo: come cittadino ho il diritto di denunciare quanto è fatto in modo illecito o poco chiaro”.

Semperboni si riferisce all’accoglienza migranti: a Lizzola ne sono ospitati un centinaio da più di un anno nelle strutture della Sasna Srl dell’ex Onorevole Sergio Piffari, su aggiudicazione dei bandi prefettizi. Tutto regolare fin qui se non fosse che le strutture dove si trovano i migranti sono state sistemate con fondi europei ottenuti dallo stesso Piffari per farne b&b e che a Lizzola, una comunità con un centinaio di abitanti, questi richiedenti asilo vanno un po’ stretti.

Da qui l’interessamento dei media nazionali e di Striscia la Notizia, giunta in alta Valle nel 2012 e settimana scorsa, precisamente il 27 ottobre. Una visita all’ex Onorevole che ha avuto esiti spiacevoli, visto che l’inviato Laudadio è stato malmenato. A tutto ciò ha fatto seguito il ritrovamento del proiettile e alcune minacce via web denunciate dallo stesso inviato di Striscia nella puntata del 2 novembre. Già nel marzo di quest’anno inoltre, alla capogruppo di minoranza di Valbondione Romina Riccardi, era stata recapitata una lettera anonima minatoria dove si leggeva “Mi sono promesso che se tu vuoi tanto bene a Walter Semperboni io ti rovinerò! Lui non ha niente da perdere ma tu si…”: ora la minaccia è stata rivolta proprio a Semperboni.

“Ripeto – continua – non ho paura ma mi sono preoccupato per i miei genitori. Ora come lizzolesi ci stiamo muovendo anche contro il parroco che sta ospitando atri migranti nelle strutture parrocchiali senza interrogare i parrocchiani: per questo abbiamo raccolto 90 firme e le abbiamo inviate alla Curia”.

Giovedì 5 novembre è previsto un incontro in parrocchia dove il parroco ascolterà i cittadini. The show must go on.

 

Nella foto: il proiettile ritrovato da Semperboni

 

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