Cronaca
PREMOLO, LA DIFESA “LA MAPPELLI HA TENTATO DI SALVARE IL MARITO”
Si trova in carcere a Bergamo Laura Mappelli, la 47enne di Premolo accusata di omicidio per aver tentato di avvelenare il marito salvato in extremis dai medici dell’Ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo. Mentre la difesa afferma la non colpevolezza della donna e sta lavorando per ottenere la libertà della stessa.
L’avvocato Salvatore Davide in una nota afferma: “La mia assistita nega fermamente ogni responsabilità in relazione alle accuse formulate dagli inquirenti. Pur molto provata, la mia cliente ha ribadito di non aver fatto altro che contribuire a salvare la vita del marito”.
È stata la donna infatti a chiamare i soccorsi nella tarda mattinata del 4 dicembre scorso e a praticare il massaggio cardiaco all’uomo, Bortolo Rossi di 42 anni, sposato nell’agosto 2015 dopo 12 anni di convivenza. Ma secondo l’accusa il tentativo di rianimare l’uomo sarebbe servito a non destare sospetti ai parenti sopraggiunti nell’appartamento. L’uomo è stato trovato in coma ipoglicemico dovuto ad una dose di insulina non prescritta, che secondo l’accusa gli sarebbe stata somministrata dalla moglie.
L’avvocato sottolinea inoltre che il Gip non ha convalidato il fermo chiesto dal Pm “Lo stesso Gip ha escluso in radice la sussistenza di ogni pericolo di fuga, addirittura rigettando la richiesta di convalida del fermo” e conclude spiegando che la difesa sta studiando gli elementi raccolti dagli inquirenti per chiedere una misura di libertà per la Mappelli che è resta detenuta, dopo l’arresto, visti i gravi indizi a suo carico.
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