Cronaca
SALDI INVERNALI AL VIA IL 5 GENNAIO, IL DECALOGO PER EVITARE TRUFFE
Martedì 5 gennaio tornano i saldi, uno degli appuntamenti commerciali più importanti nel settore dell’abbigliamento e non solo. In queste ore Adiconsum, l’associazione a difesa dei consumatori, ha diramato un decalogo che aiuta l’acquirente ad orientarsi. Supporto è fornito anche tramite la pagina Facebook “SOS saldi”.
“Abbiamo più volte denunciato – sottolinea infatti Eddy Locati, presidente di ADICONSUM Bergamo – che i saldi, così come sono ora, non hanno più senso di esistere . La normativa viene disattesa dagli stessi commercianti che, attraverso sms e mail, promuovono dei pre-saldi ai clienti più affezionati, mettendo loro a disposizione la merce migliore e i capi con tutte le taglie, creando in tal modo una discriminazione tra gli acquirenti. ADICONSUM da tempo chiede che si giunga ad una reale liberalizzazione del settore per una maggiore tutela dei consumatori e delle aziende sane”.
Del resto le richieste dell’associazione consumatori vicina alla CISL non sono campate in aria, visto che alcune Regioni hanno già decretato la possibilità di vendere la merce con prezzi ribassati anche fuori dai periodi canonici, liberalizzando nei fatti gli sconti per il commercio.
“Comunque – insiste Locati – fin che la situazione non cambierà, vogliamo ricordare le 3 regole per evitare di venire truffati in periodo di saldi: verificare i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale dei saldi; fare attenzione ai saldi con percentuali troppo elevate e diffidare degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale”.
ADICONSUM ricorda inoltre che la normativa sui saldi sottostà a precise regole che i commercianti sono tenuti ad osservare e che spetta anche ai consumatori far rispettare: in caso di mancato rispetto della normativa sui saldi rivolgersi alla Polizia Municipale e segnalare l’accaduto sia alle sedi territoriali ADICONSUM, sia al Gruppo Facebook di ADICONSUM “SOS saldi”; il periodo di saldi non sospende la normativa di legge in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo. Il consumatore ha diritto alla riparazione o alla sostituzione (se la riparazione risulta impossibile, troppo complicata o troppo costosa), alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto con la restituzione del bene e la restituzione di quanto pagato. La garanzia di conformità è una garanzia legale con durata biennale.
DECALOGO ADICONSUM
1. Sull’oggetto in saldo è opportuno che sia sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);
9. È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali ADICONSUM e al gruppo Facebook “SOS SALDI”.
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