Cronaca
VIDEOSORVEGLIANZA: AL VIA IL POSIZIONAMENTO DELLE VIDEOCAMERE, A BREVE IL TAGLIO DEL NASTRO
In attesa del taglio del nastro, che decreterà il via ufficiale dell’imponente progetto di videosorveglianza e lettura targhe, portato avanti dalla Comunità Montana Valle Seriana, Thor (questo è il nome del progetto) si sta realizzando in questi primi giorni del 2016. Saranno 56 le videocamere che spunteranno sulle strade della Valle: 13 i presidi dotati ognuno di 2 o 4 punti.
Il lavoro, totalmente finanziato dalla Comunità Montana Valle Seriana per un valore di circa 450 mila euro (compreso lo sconto d’asta del 35% e il recente implemento di 113 mila euro da parte del Bim), pare essere unico in tutto il nord Italia: l’obiettivo è infatti quello di rendere più sicuro il territorio controllando tutti gli accessi. Da una parte dunque la lettura targhe, permessa dagli occhi elettronici collegati direttamente con il database del Ministero dell’Interno sito a Napoli (il Sistema centrale nazionale targhe e transiti Scntt) che individuerà in tempo reale il passaggio di mezzi rubati o segnalati; dall’altra la non meno importante attività di ripresa delle immagini di contesto che permetteranno di vedere chi c’è sui mezzi e cosa succede nelle aree di ripresa.
Un progetto che rende orgoglioso il presidente della Comunità Montana Alberto Bigoni: “Thor sta arrivando a compimento dopo un iter articolato in cui ci siamo confrontati con le forze dell’ordine e con le reali esigenze del territorio. Non da meno le problematiche concrete legate alla necessità di coprire tutti gli accessi alla Valle Seriana e alla connettività presente o meno: grazie al lavoro dell’Ingegner Livio Fratus e di tutta la Giunta della Comunità Montana (anche quella precedente alla nostra) oggi possiamo dire di dotare la zona della ‘serie a’ in ambito di videosorveglianza”.
Tutti i punti dunque saranno connessi con sistema wi-fi o fibra ottica, alla centrale operativa sita presso la Questura di Bergamo a sua volta in rete con il database nazionale a Napoli.
A chi toccherà poi agire? “Ovviamente alle forze dell’ordine preposte – commenta Bigoni -. Noi non abbiamo né la competenze né gli strumenti per intervenire: una volta segnalata un’anomalia toccherà al corpo militare preposto intervenire. Va da sé che il nostro impegno è quello di fornire le segnalazioni più precise possibili, quindi con il minor numero di falsi positivi che potrebbero inficiare l’azione di controllo.”
I lavori di installazione si stanno svolgendo in questi giorni da parte della ditta Fgs Srl di Azzano che ha vinto il bando e che, oltre a predisporre i punti e montare le telecamere, dovrà occuparsi per il primo anno dei canoni di connettività.
Dal 2017 subentreranno i 38 Comuni della Comunità Montana Valle Seriana, che contribuiranno in proporzione al numero di abitanti, per dei costi di mantenimento connessione e di manutenzione stimati attorno agli 80 mila euro annui.
Dopo le polemiche, le aspettative, gli stop e le polemiche Thor dunque giunge a compimento: “In questi giorni verranno accessi – prosegue Bigoni – i punti di videosorveglianza della bassa Valle per cominciare a monitorare gli accessi dove il flusso è più alto; si continuerà poi con tutti gli altri presidi”.
Il progetto è infatti studiato per anelli concentrici, con una prima schermata nelle zone più esterne ovvero: nella bassa Valle Seriana nella galleria di Montenegrone e nei comuni di Ranica , Villa di Serio, Pradalunga e Scanzo (accesso da Bergamo); sull’altopiano Selvino – Aviatico (accesso dalla val Brembana); in Valle Rossa (accesso dalla Val Cavallina); in Val del Riso (accesso dalla Val Brembana); in Val Borlezza (accesso dalla Val Camonica e lago d’Iseo) e a Castione della Presolana (accesso dalla Val di Scalve). Senza dimenticare i passaggi dall’Asta del Serio a Clusone con i presidi di Ardesio, Villa d’Ogna e la zona di Senda e il passaggio dall’altopiano della Presolana a Clusone con il controllo nella zona della Conca Verde. Chiunque transiterà in Val Seriana dunque sarà riconoscibile.
Il taglio del nastro è previsto tra la fine del mese e l’inizio di febbraio: un’inaugurazione come si deve, per un progetto che sta già diventando un modello per altri territori.
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