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PROGETTO FUSIONE, A CERETE LA PRIMA ASSEMBLEA PUBBLICA. DOMANI SI REPLICA A SONGAVAZZO

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– CERETE – Si è svolta nella serata di ieri, mercoledì 20 gennaio, nella Sala Consiliare di Cerete la prima assemblea pubblica inerente la presentazione del percorso di fusione dei 5 comuni dell’Unione Presolana: Cerete, Rovetta, Onore, Songavazzo e Fino del Monte.  Nel corso dell’incontro presidiato dai 5 sindaci, Cinzia Locatelli, primo cittadino di Cerete, ha illustrato il progetto con le relative novità che verranno introdotte dal Comune Unico.

Nell’assemblea è intervenuto il dottor Massimo Simonetta di Ancitel Lombardia che ha spiegato l’importanza del progetto della fusione grazie al quale si semplificherà l’iter della nascita del Comune Unico.

“In questo mondo che cambia velocemente siamo costretti ad unirci per evitare il declino – ha spiegato Simonetta -. Fra qualche tempo, se non si interviene drasticamente, si rischia che a livello comunale verrano a mancare molti servizi, un po’ come già succede alle comunità montane e alle province. L’unica via per evitare tutto questo è la fusione”.

“Non é che facendo la fusione si vada necessariamente bene – prosegue Simonetta-, occorrono comunque le risorse e le persone giuste. Con questo progetto si mettono le condizioni e gli strumenti per rendere

Alcune perplessità sono emerse dai cittadini presenti all’assemblea relative per lo più al chiarimento della dislocazione degli uffici comunali sul territorio.

“Queste assemblee – spiega Cinzia Locatelli -, occorrono proprio a chiarire i dubbi e le perplessità dei cittadini. Crediamo che con la fusione si possano raggiungere obiettivi che da soli non riusciremmo a conseguire. Siamo consapevoli che si sono dei grossi problemi uno fra tutti quello legato ai trasporti pubblici, alla mancanza di una casa di riposo e molto altro. Con la fusione di certo si ridurrebbero i costi amministrativi oltre all’incentivo di 740mila euro annui per 10 anni che lo stato ci ha garantito”.

La Fusione dei Comuni potrebbe portare, in seguito al referendum cittadino, ad un unico comune con 8438 abitanti su una superficie di 67 km quadrati che diverrebbe la realtà amministrativa più estesa dell’altopiano, seguito da Castione della Presolana e Clusone.

Si passerebbe così da 5 sindaci e 52 consiglieri attuali a 1 sindaco e 12 consiglieri con rappresentanti di tutte le località; i costi della politica scenderebbero dagli attuali 136 mila euro annui ad una stima di 102 mila euro.

5 gli sportelli polifunzionali presenti nei comuni a garantire i servizi e una vicinanza fisica ai cittadini con operatori del Comune Unico. 3 i nomi ipotizzati: Borghi Presolana, Borlezza (dal torrente omonimo) o Larna (da un toponimo medievale).

I prossimi incontri si terranno poi venerdì 22 gennaio nella sala riunioni sopra la posta a Songavazzo, mercoledì 27 a Fino del Monte, venerdì 29 ad Onore e mercoledì 3 febbraio a Rovetta.

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