Cronaca
CLUSONE, NEL CONSIGLIO COMUNALE SI DISCUTE IL FERMO CANTIERE DELL’EX MIRAGE
– CLUSONE – Verrà discussa nel consiglio comunale di martedì 16 febbraio alle 18.30 l’interpellanza inerente i lavori nell’area dell’ex Mirage presentata unitamente dai consiglieri capogruppo delle minoranze di Clusone. Il documento riguarda alcune perplessità in merito alla corretta realizzazione dell’opera e al rispetto della destinazione d’uso. Nel frattempo è giunto un fermo cantiere per abuso edilizio.
Il piano integrato in questione è stato ereditato dall’amministrazione precedente e approvato dall’amministrazione attuale con voto favorevole della sola maggioranza nel 2014. Le minoranze, che oggi sono rappresentate in consiglio comunale da Francesco Moioli di SiAmo Clusone, Laura Poletti di Clusone nel Cuore e Massimo Morstabilini di Clusone Viva, si sono sempre opposte alla realizzazione di quest’opera che prevede, nello spazio all’ingresso della cittadina dove sorgeva lo storico cinema Mirage, parcheggi interrati e aree commerciali e artigianali.
“Le nostra interpellanza nasce da due motivazioni – spiega Morstabilini -, condivise anche con i cittadini che continuamente ci chiedono spiegazioni. Da una parte chiediamo delucidazioni in merito all’aspetto architettonico che secondo noi presenta delle difformità rispetto al progetto originale, dall’altro riguardo la destinazione d’uso degli spazi”.
Riguardo all’aspetto architettonico il 19 gennaio è stata emessa un’ordinanza di immediata sospensione di tutte le opere di rivestimento delle facciate esterne del fabbricato, provvedimento che conferma i dubbi sollevati dalle minoranza. Il documento siglato dal segretario comunale è stata pubblicato il 5 febbraio sull’albo pretorio del comune di Clusone.
Per quanto riguarda la destinazione degli spazi il rischio, sempre secondo le minoranze, è che i 1500 metri quadrati (divisi su due piani) destinati nella convenzione ad uso terziario direzionale, piuttosto che alle attività di artigianato e servizi, vengano invece destinati ad attività di vendita al dettaglio penalizzando ulteriormente il centro storico. Va precisato che nella convenzione i metri quadrati totali sono 4300: 2800 destinati al punto vendita Conad (di cui 1500 destinati alla vendita) e i restanti destinati all’artigianato e servizi, di cui si faceva riferimento sopra.
Dal canto suo il sindaco Paolo Olini commenta: “C’è un fermo cantiere solo per le facciate esterne: ora toccherà alla Commissione paesaggio esprimersi ma con una variante la situazione dovrebbe risolversi in tempi brevi”. Sul resto se ne discuterà in consiglio comunale.
Nella foto: il cantiere del piano integrato “Ex Mirage”
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