Cronaca
TANGENTI E SANITÀ LOMBARDA: ARRESTATO IL CONSIGLIERE REGIONALE RIZZI, INDAGINI ANCHE AL BOLOGNINI
C’è il consigliere regionale lombardo della Lega, Fabio Rizzi, tra i 21 arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando provinciale di Milano nell’ambito dell’operazione “smile” coordinata dalla Procura di Monza. Con Rizzi, che è presidente della Commissione Sanità e politiche sociali in Regione Lombardia ed estensore della recente riforma in materia sanitaria, sono finiti in manette anche manager di aziende ospedaliere.
Per gli arrestati l’accusa, a vario titolo, è di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio. L’indagine coinvolge imprenditori, personale amministrativo e politici.
Secondo le ricostruzioni investigative un gruppo imprenditoriale avrebbe turbato in proprio favore l’aggiudicazione di una serie di appalti pubblici banditi da diverse aziende ospedaliere per gestire in outsourcing i servizi odontoiatrici, corrompendo i funzionari preposti alla gestione delle gare.
Fabio Rizzi è stato uno dei registi della riforma del sistema sociosanitario lombardo che in questi mesi sta diventando realtà. Tanto che la prima bozza, il testo che ha fatto da base per il dibattito sulla nuova legge, portava proprio il suo nome. Rizzi, 49 anni, nato a Cittiglio (Varese) il 19 novembre 1966, iscritto alla Lega Nord dal 1992, è presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale dal 16 aprile 2013. Ma il sistema sanitario di questa regione lo conosceva già bene per via del suo lavoro. Laureato in Medicina e chirurgia all’università degli Studi di Pavia nel 1991, è medico anestesista e rianimatore. Fra gli ospedali in cui ha lavorato il Sant’Anna di Como (dirigente medico di I livello di Anestesia, rianimazione ed elisoccorso-118 tra il 1997 e il 2000), l’ospedale Civile di Sondrio (2000-2001), l’Istituto clinico Mater Domini di Castellanza, in provincia di Varese (2001-2008), gli istituti clinici Iseni di Lonate Pozzolo, sempre in provincia di Varese (dal 2008). Nel suo passato politico, una parentesi da sindaco di Besozzo (Varese) dal 2007 al 2012, preceduta dall’attività come consigliere comunale e vicesindaco sempre a Besozzo. Del Carroccio è stato anche segretario provinciale dal 2006 al 2008, anno in cui è stato anche eletto in Senato. Nel 2013 era tornato in Regione Lombardia, dove era già stato consigliere dal 16 ottobre 2007 al 26 gennaio 2008 quando si è dimesso per incompatibilità con la carica di sindaco. Artefice dello sbarco della Lega in Sardegna nel 2009, Rizzi ha fra i suoi hobby la pesca e vive da decenni con un pappagallo di nome Gianni, regalatogli dal padre.
Le mogli (ai domiciliari) di Rizzi e del suo braccio destro Mario Valentino Longo, arrestato anch’esso stamattina, sono accusate di aver favorito l’interesse ritenuto illecito dei mariti intestandosi il 50% delle quote di società odontoiatriche aperte insieme ad un’imprenditrice definita dalla Procura di Monza la principale indagata nell’inchiesta per corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio. Le indagini, avviate nel 2013, vertono su un giro d’affari per oltre 400 milioni di euro e che ha smascherato un gruppo imprenditoriale che avrebbe vinto illecitamente gare d’appalto per l’esternalizzazione odontoiatrica con la compiacenza di undici funzionari all’interno dell’azienda sanitaria di Desio e Vimercate, dell’ospedale Maggiore di Milano, dell’ospedale Bolognini di Seriate, di Busto Arsizio e Melegnano.
Arrestati nella stessa inchiesta anche due imprenditori bergamaschi: Giancarlo Marchetti e Giuseppe Nachiero. I due sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione. Secondo l’accusa le società di cui Marchetti, residente a Bergamo, e Nachiero, residente a Ponte San Pietro, sono amministratori avrebbero approfittato di condizioni di favore per potersi aggiudicare le gare indette da alcune aziende ospedaliere lombarde.
Tutti i diritti riservati ©
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook