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Cronaca

GANDINO APRE LE PORTE AL MONDO, 50 GIOVANI RICERCATORI IN VISITA ALLE REALTÀ PRODUTTIVE DEL MAIS SPINATO

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– GANDINO – La Comunità del Mais Spinato di Gandino ha accolto, nella giornata di ieri giovedì 28 aprile, 50 delegati provenienti dalle più diverse nazioni europee in visita a Bergamo in occasione del congresso dei giovani ricercatori europei di “Scienze dei cereali” organizzato dal Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente (DeFENS) dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Cereals & Europe.

I delegati hanno visitato i vari processi di trasformazione del Mais Spinato, partendo dalla località “Cà Parecia”, dove è stato isolato il seme originale del Mais Spinato proseguendo la visita al Mulino di Clemente Savoldelli e all’azienda Agricola Adriano Galizzi di Leffe.

A far gli onori di casa il presidente della comunità del Masi Spinato di Gandino, Filippo Servalli e il responsabile didattico Angelo Savoldelli, che ha presentato ai delegati il sistema di coltivazione biointensivo teorizzato dalll’americano John Jeavons. Questo tipo di coltura riduce fino all’88% il consumo di acqua e può aumentare fino a sei volte la produttività senza utilizzare alcun fertilizzante chimico.

I delegati hanno avuto modo di visitare anche la parte sacra di Gandino, la Basilica di S.Maria Assunta e il vicino Museo di Arte Sacra.

Oltre alla produzione e alla trasformazione del Mais spinato il Ristorante Caffè Centrale ha proposto un menù tutto a base di Mais Spinato molto apprezzato dai ricercatori.

La giornata si è poi conclusa con l’incontro guidato da Camilla Facheris relativamente alla valutazione di Impronta Ambientale in relazione al progetto sviluppato da Regione Lombardia e IEFE (Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente) dell’Università Bocconi. L’innovativo progetto ha valutato l’Impronta Ambientale di Prodotto su tre filiere locali lombarde (clusters): quelle della Comunità del Mais Spinato di Gandino, del Consorzio Taleggio (con sede a Treviglio) e del Consorzio Provolone Valpadana (con sede a Cremona).

“La territorialità è il denominatore forte del nostro progetto – sottolinea Filippo Servalli, presidente della Comunità del Mais Spinato di Gandino – ma l’apertura al mondo e al confronto scientifico restano elementi assolutamente strategici. Abbiamo vissuto da protagonisti la grande esperienza di Expo e siamo fra i primi partners del progetto ERG – Lombardia Orientale Capitale Europea della Gastronomia 2017. La scelta dell’Università di Milano di includere la Val Gandino nel percorso di questo importante congresso internazionale ci gratifica e ci stimola a fare sempre meglio”.

 

Nelle foto: sopra la visita dei delegati al Mulino di Clemente Savoldelli sotto la cena al Ristorante Centrale

 

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