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Cronaca

Gazzaniga: il “no” alle centraline in Val Vertova approvato all’unanimità in Consiglio comunale

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Un parere negativo da parte del Consiglio comunale di Gazzaniga alle centraline in Val Vertova. Lo chiede un ordine del giorno della maggioranza targata Lega e Forza Italia approvato all’unanimità nella seduta di giovedì 28 luglio.

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La Val Vertova

Che il parere dell’Amministrazione comunale di Gazzaniga alla realizzazione di due centraline idroelettriche in Val Vertova fosse contrario era risaputo da quando la questione, qualche settimana fa, è salita alla ribalta delle cronache. Ora però il “no” è stato anche messo nero su bianco con un ordine del giorno approvato all’unanimità nel consiglio comunale del 28 luglio.

Alberto Ongaro

Alberto Ongaro

A parlare per l’amministrazione di Gazzaniga è il Capogruppo di maggioranza Alberto Ongaro che esprime soddisfazione e dichiara: “Basta con queste derivazioni che uccidono i nostri fiumi. Il progetto presentato dall’Immobiliare I° Sole è inaccettabile sia da un punto di vista tecnico che paesaggistico, il punto di captazione prende l’acqua e la rilascia molto più in basso con una conduttura lunga quasi 1,5 Km. L’acqua così verrebbe a mancare per una distanza troppo lunga che di fatto prosciugherebbe il torrente in uno dei suoi tratti più caratteristici con il rischio di danni ingenti anche sulla fauna ittica che popola la Valle Vertova. Non è accettabile che l’interesse di un privato rischi di rovinare una della aree naturali più belle della zona, frequentata peraltro da migliaia di escursionisti ogni anno.

Sia chiaro – prosegue il Capogruppo del Carroccio – non è che siamo contrari a priori alle centraline idroelettriche, perché sono una delle fonti di energia pulita più efficienti, ma vanno effettuate su tratti fluviali con buone e costanti portate idriche e sicuramente la Valle Vertova non è tra queste. Spero quindi che si blocchi questo scempio, anche perché una volta effettuate sarà dura verificare il deflusso minimo vitale imposto per legge. Infatti – conclude Ongaro – la Provincia che dovrebbe adempiere a questo tipo di controlli, nel 2015, ha fatto solo due verifiche su 30 derivazioni presenti lungo tutto il bacino idrografico del Serio. Un appello da parte mia alla Provincia affinché faccia tutto il possibile per non far morire uno degli angoli più suggestivi della Valle Seriana.”

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