La prof di Clusone nella zona del terremoto: “Erano posti tranquilli, ora c’è solo tanto silenzio”

La testimonianza di Margherita Bonfilio, professoressa a Clusone di origini abruzzesi in questi giorni nelle terre terremotate.

Margherita Bonfilio

Margherita Bonfilio di origini abruzzesi e dal 2003 docente di Informatica a Clusone, in questi giorni si trova a Pescara in vacanza dove ha vissuto i delicati momenti del terremoto.

“Mi trovo in vacanza nelle mie terre – spiega la professoressa – e anche qui sulla costa abruzzese le scosse si sono percepite benissimo soprattutto le prime della notte quando per la paura siamo usciti di casa. Subito però il pensiero è andato ai nostri conoscenti sugli Appennini così mi sono messa in contatto con amici e parenti e fortunatamente stavano tutti bene”.

Margherita conosce bene le zone colpite: nata a Penne in provincia di Pescara, ha trascorso la sua infanzia e giovinezza tra Ancona e Ascoli Piceno. E proprio qui ha raggiunto un’amica d’infanzia, Lucia, che ci racconta come la città stia vivendo questi momenti terribile.

“Qui ad Ascoli Piceno si respira come un’aria di attesa – racconta Lucia che lavora all’ospedale cittadino -. Non c’è traffico, è tutto molto fermo. In ospedale la situazione è stata gestita bene ma è drammatica: ci aspettavamo più feriti invece il luogo più utilizzato è stato l’obitorio che normalmente ha 4 posti per le salme”.

Il centro di Amatrice

“Ognuno di noi – continua Lucia – conosce qualcuno che è morto nei piccoli centri della provincia colpiti dal terremoto, questi infatti sono dei borghi sostanzialmente disabitati dove dalle città si sale in estate per le vacanze. Erano i posti più tranquilli del mondo dove trascorrere i momenti di relax con la famiglia e i bambini e ora c’è solo tanto silenzio. Siamo tutti sconvolti ma dobbiamo andare avanti”.

Una ripartenza dolorosa con i funerali di stato celebrati in mattinata proprio ad Ascoli Piceno e con i tanti aiuti che stanno giungendo da tutta Italia.

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