Crollo del ponte nel lecchese, tir troppo pesante? Botta e risposta tra Anas e Società Nicoli

Il giorno dopo la tragedia del crollo di un ponte nel lecchese, è botta e risposta tra Anas e la ditta di Albino proprietaria del tir.

Il tir dell’azienda Nicoli coinvolto nel crollo

Il giorno dopo la tragedia del crollo del ponte sulla statale 36 ad Annone Brianza, in provincia di Lecco, è botta e riposta tra Anas e la ditta Nicoli di Albino, in Val Seriana, proprietaria del tir coinvolto nel crollo.

Questa mattina Anas aveva diramato un comunicato sostenendo che:  “Attualmente, non è stato ancora rimosso l’autoarticolato che, probabilmente a causa del suo peso eccessivo, ha provocato il crollo. Dalle prime ricostruzioni dei fatti, il mezzo pesante aveva una portata di circa 108 tonnellate, superiore a quella ordinaria, e non era stato autorizzato da Anas, che peraltro non ha in gestione la viabilità sulla strada provinciale SP49 dove era posto il cavalcavia”.

Non è mancata la riposta della Nicoli che ha precisato come il tir viaggiasse in regola: “La società Nicoli Trasporti Spedizioni spa, rimasta suo malgrado coinvolta nel sinistro verificatosi in data 28 ottobre 2016 in Annone Brianza, esprime le più sentite condoglianze ai parenti di Claudio Bertini ed augura una pronta guarigione alle persone rimaste ferite fra cui il proprio dipendente. Si coglie anche l’occasione per chiarire che, all’atto del sinistro, il proprio mezzo viaggiava nel pieno rispetto dell’autorizzazione rilasciata dalla competente Amministrazione Provinciale e delle norme del codice della strada che disciplinano il trasporto eccezionale”.

La cronaca del 28 ottobre 2016

Crollo alle 17.20 di venerdì 28 novembre sulla Milano-Lecco a Annone Brianza in provincia di Lecco: un mezzo pesante che trasportava bobine di acciaio della ditta Nicoli con sede al Albino, in Val Seriana, è precipitato sulla superstrada sottostante schiacciando due auto in transito.

Il bilancio è di un morto, l’uomo alla guida dell’Audi bianca restata schiacciata sotto il crollo, e 4 feriti tra cui l’autista del tir, di origini rumene, non dipendente della ditta, ricoverato in ospedale a Lecco in condizioni serie per un trauma cranico e toracico.

Sul posto i Vigili dl fuoco con la Polizia e Anas, hanno lavorato tutta per tagliare le travi e mettere in sicurezza il ponte.

Anas aveva chiesto la chiusura

Prima del crollo del cavalcavia, l’Anas aveva chiesto la chiusura della strada provinciale 49 nel tratto comprendente il ponte, ma la Provincia ha chiesto un’ordinanza formale da parte dell’ente senza dunque provvedere alla chiusura.

In una nota Anas spiega infatti come, già attorno alle ore 14, il cantoniere aveva dato l’allarme notando il distacco di alcuni calcinacci. “Gli addetti della Provincia hanno richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato”.

Il tir che è precipitato era un trasporto eccezionale autorizzato al transito. Non risulta ancora verificato il peso effettivo del mezzo.

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha predisposto una Commissione ispettiva al fine di verificare ed analizzare su quanto accaduto sulla SS 36 Milano-Lecco. Lo si legge in una nota del Ministero.

Sul disastro inoltre la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio e disastro colposo.

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