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Cronaca

“Il potere in mano a pochi è pericoloso”, le motivazioni del No alla Fusione – video

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Le motivazioni del Comitato per il No alla Fusione dei 5 paesi dell’Unione Comuni della Presolana.

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“Continuiamo a ribadire il nostro secco no alla Fusione perché il potere in mano a pochi è molto pericoloso”, esordisce così Mauro Bertocchi del “Comitato per il No” nell’incontro di questa mattina con i giornalisti.

A soli 15 giorni dal referendum che porterà i cittadini dei 5 paesi dell’Unione Comuni Presolana a scegliere se fondersi in un Comune Unico (si vota domenica 20 novembre), i rappresentanti del Comitato per il No, presieduto dall’ex sindaco di Rovetta Mauro Marinoni, precisano alla stampa quali sono le loro opinioni in merito al processo di Fusione portato avanti dai sindaci di Rovetta, Fino del Monte, Onore, Songavazzo e Cerete (leggi l’articolo riguardo alla campagna referendaria per il si).

“Il sindaco del Comune Unico percepirà oltre 3000 euro mensili contro gli attuali circa 800 euro di media di ognuno dei 5 sindaci – continua Bertocchi -. Così, in proporzione, sarà per il vice sindaco e per gli assessori che vedranno accentrate nelle loro mani tutte le decisioni per un territorio nettamente frammentario. Ora, inoltre, gli amministratori hanno deciso di ridursi il compenso con una spesa totale annua di 79mila euro ma quando l’amministrazione unica avrà un comune di più di 8mila abitanti faticherà a ridursi lo stipendio arrivando a spendere 102mila euro”.

Il Comitato per il No critica dunque la mancanza di risparmio, garantita dal Comitato del Si, così come viene contestata la mancata risposta alla richiesta di un confronto pubblico.

“Il 5 settembre abbiamo chiesto ai 5 sindaci promotori della Fusione – prosegue Marinoni – di tenere un’assemblea pubblica dove illustrare ai cittadini le motivazioni del si e del no. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta e questo è molto grave perché il cittadino ha il diritto di sapere per scegliere nel modo più responsabile possibile”.

Le assemblee informative dunque si terranno ma singolarmente dai due gruppi e anche in date sovrapposte.

“Durante le nostre assemblee – continua Marinoni – spiegheremo come sia importante il voto di tutti, visto che non serve il raggiungimento del quorum e illustreremo come dalla Fusione non si torna più indietro”.

“Speriamo che i cittadini non si facciano attrarre solo dallo slogan che arriveranno molti soldi – conclude Paola Rossi – visto che ad oggi non si sa quanti saranno e neppure come dovranno essere spesi. I nostri Comuni possono continuare a funzionare benissimo come Unione, senza perdere le proprie identità con il rischio di perdere anche numerosi servizi”.

Per restare aggiornati sulle attività del Comitato per il No è possibile consultare la pagina Facebook.

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