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Rinascita di Tolentino, i bergamaschi consegnano 27 mila euro ai terremotati

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Domenica solidale quella del 20 novembre: un gruppo di bergamaschi capitanato da Lara Magoni ha fatto un viaggio di 1200 chilometri per raggiungere Tolentino. 27 mila gli euro donati alla popolazione terremotata.

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“Siamo partiti in pullman alle 5 da Bergamo e nella mia testa c’era: Bergamo abbraccerà Tolentino per poi rientrare e capire che l’abbraccio è arrivato da Tolentino a tutti Noi”. Comincia così il racconto di Lara Magoni, ex campionessa di sci e oggi Consigliere Regionale.

La Magoni, invitata nella cittadina terremotata in occasione dei 50 anni dello Sci Club Tolentino, in pochi giorni ha raccolto 27 mila euro che sono stati donati al Comune per la ricostruzione.

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La distruzione a Tolentino

“Quello che abbiamo trovate sono state case apparentemente in ordine ma devastate al loro interno, persiane chiuse, tapparelle calate, un silenzio irreale per una città di 22.000 persone con oltre 10.000 di persone sfollate. Interi quartieri inagibili, campi d’accoglienza sparsi qua e là. Una signora ci ha accolti in quello che è rimasto di casa sua, mancavano due rate e sarebbe stata completamente sua. Oggi non ha più nulla come altre migliaia di persone. Scoraggiamento, angoscia, paura questo si è percepito come se all’interno di quella casa ci fosse la morte”.

Il viaggio è nato da un tam tam radiofonico che ha permesso di far conoscere l’iniziativa a tante persone che hanno partecipato alla raccolta fondi donando a loro volta un contributo che è stato consegnato direttamente nelle mani del Sindaco Pezzanesi.

“Abbiamo donato – continua Magoni – un assegno simbolico con la cifra raccolta di € 27.285,00 un successo ottenuto in pochi giorni grazie a persone straordinarie. Dagli amici di Torre Boldone rappresentati dal Sindaco Claudio Sessa con €15.500,00 da Valbondione con € 4.400,00 da Chiuduno per arrivare a Ciserano salire a Selvino per poi tornare in città. Tutti, ma proprio tutti insieme per solidarietà. L’emozione di cantare l’Inno d’Italia con la mano sul cuore stretti in un abbraccio virtuale che ci ha resi fieri di essere italiani. Un’Italia devastata dal terremoto che non può essere lasciata sola, fratelli che hanno bisogno di tutti noi, oggi più che mai per poter tornare a sorridere”.

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