Cronaca
Appiccò il rogo sul monte Cimiero a Clusone, condannato ad un anno con la condizionale
Iter giudiziario concluso per i due giovani che nel marzo 2015 furono coinvolti nell’incendio che mandò in fumo 50 ettari di bosco sul monte Cimiero a Clusone.
Diversa sorte per i due giovani coinvolti nel rogo che nel 2015 mandò in fumo 50 ettari di bosco sopra Clusone: nell’udienza preliminare di venerdì 25 novembre l’autore materiale del fatto ha ottenuto il patteggiamento a un anno di reclusione con sospensione condizionale mentre l’altro è stato assolto con rito abbreviato perché durante le indagini non sono emersi elementi che ne confermano il coinvolgimento.
I ragazzi, allora studenti incensurati, furono denunciati dopo aver appiccato il fuoco il 10 marzo 2015 sul monte Cimiero a ridosso dell’abitato di Clusone: l’incendio interessò più di 50 ettari di bosco e sottobosco, compromettendo per decenni la flora e la fauna della zona.
Furono impegnate decine di volontari insieme ad elicotteri e canadair che arrivarono ad avere ragione delle fiamme dopo giorni di lavoro.
I militari dell’Arma di Clusone rintracciarono i responsabili grazie alle testimonianze dirette e alle riprese di alcune videocamere.
Nel frattempo sui social si scatenò l’ironia riguardo ai due come si vede nell’immagine pubblicata qui a fianco.
L’accusa a carico dei due, nel corso delle indagini, è passata da incendio doloso a incendio colposo ovvero appiccato non intenzionalmente.
Sul giovane accusato resta l’incognita della sanzione amministrativa redatta dal Corpo Forestale dello Stato e attestata attorno al milione di euro.
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