FIT by G
FIT by G – Lo sport come terapia, cosa praticare e con quali patologie
Lo sport come parte integrante delle terapie in soggetti colpiti da patologie. Ce ne parla Giusy Gaiti.
I miei malanni di stagione protratti in questo week end e il conseguente riposo forzato mi hanno fatto riflettere oggi su come lo sport in soggetti sani sia principalmente finalizzato al miglioramento fisico o al divertimento. Ma in soggetti colpiti da alcune patologie, “può diventare parte integrante di una terapia per la guarigione o quantomeno per il miglioramento”, come afferma Enrico Arcelli, professore associato presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano e specializzato in medicina dello sport, in un articolo apparso sul sito ufficiale della fondazione Veronesi che mi ha dato la spinta per approfondire altrove l’argomento.
Sopratutto nel caso di patologie vale il solito discorso di sicurezza che concerne qualsiasi altro percorso di aiuto si voglia intraprendere, ovvero che se ci si vuole avvalere dello sport è sempre consigliabile il consulto da parte di un medico che ci sappia indirizzare al meglio.
Ma veniamo ad alcuni esempi pratici che ci fanno capire come con alcune patologie sia stato verificato quanto risulti positivo un approccio sportivo.
La depressione. Se protratta nel lungo periodo, la depressione può portare a cambiamenti ormonali che regolano umore e attività, diminuendo volontà, sonno e forza fisica. In alternativa ai farmaci, ma pur sempre coadiuvate da un supporto psicologico, è stato testato che alcune attività stimolano naturalmente la chimica cerebrale, in cui vengono prodotti neuromediatori tra cui anche le famose endorfine meglio conosciute come gli “ormoni della felicità”. In questo caso funzionano molto bene le attività aerobiche, la camminata moderata o gli di gruppo o di squadra.
L’osteoporosi. L’esercizio fisico viene in soccorso a chi soffre di questa patologia che consiste nella perdita della massa ossea e resistenza da parte dello scheletro, poiché favorirebbe la densità ossea. Ma non tutte le attività sono adatte per questa problematica. Ballare, salire le scale a piedi o camminare in maniera sostenuta, invece, sono utili per il rafforzamento dell’osso e in particolare negli anziani aiutano anche a mantenere efficienti i riflessi e l’equilibrio abbattendo il rischio di cadute.
L’ipertensione. Questa patologia, meglio conosciuta come pressione alta, è tra quelle che meglio rispondono alla pratica di attività. Con uno sport di tipo aerobico infatti ci può essere una riduzione consistente di mercurio sia della pressione sistolica sia di quella diastolica.
In generale per molte patologie sono consigliate le attività aerobiche o cardiovascolari rispetto a quelle anaerobiche o sollevamento pesi, ma sopratutto fatte con costanza nel tempo e con media intensità e questo avviene se mentre si compie uno sforzo si è ancora in grado di parlare con una persona.
Amo pensare che questo mio discorso fatto di piccoli e umili esempi serva a qualcuno che soffre d’altro per incuriosirsi sul proprio caso. Si potrebbe aprire un altro grande tema come lo sport come prevenzione alle malattie, magari in un altra puntata.
La mia chicca di oggi. Anche l’assunzione di cioccolato fondente e la pratica di effusioni amorose liberano le sopracitate endorfine, quindi consiglio alle persone più pigre di buttarsi su questi due tipi diversi di attività “sportive”.
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