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Cronaca

Regione Lombardia, via libera al catasto dei sentieri

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Via libera in Regione Lombardia al progetto di legge “Rete escursionistica lombarda” che andrà a costituire il primo catasto definendo le competenze dei vari enti gestori.

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Importante via libera il 14 febbraio in aula del Consiglio Regionale dove è stato approvato il progetto di legge “Rete escursionistica lombarda” che andrà a definire percorsi escursionisticici con un vero e proprio Codice dei sentieri attraverso la creazione del catasto e la definizione delle competenze da parte dei vari enti gestori.

“Quello che oggi viviamo – ha commentato Antonio Rossi, Assessore regionale allo Sport –  è una giornata storica per le nostre montagne, per l’intera Regione e per la provincia Bergamasca e consegniamo finalmente al nostro territorio uno strumento valido e semplice per lavorare. Per la prima volta ci dotiamo di un vero e proprio ‘codice dei sentieri’ definendo i percorsi, creando un catasto, chiarendo le competenze dei vari enti gestori e programmando la manutenzione e la creazione di nuovi sentieri. Ancora una volta la Lombardia si pone all’avanguardia. Per Bergamo rappresenta una grandissima opportunità per valorizzare le proprie ricchezze naturali e ambientali”.

“Questo strumento – ha precisato il consigliere Lara Magoni – favorirà le piccole attività turistiche e commerciali dei territori montani anche perché i sentieri che percorrono il nostro territorio sono un patrimonio inestimabile e un veicolo insostituibile per promuovere la conoscenza delle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali. Una legge di cui davvero la Lombardia aveva bisogno, che ho seguito durante i lavori in Commissione VII e che è stata arricchita del contributo del Club Alpino Italiano e delle Guide professioniste, portando all’ attenzione le positive esperienze del territorio”.

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La più importante innovazione di questo provvedimento è l’istituzione del catasto della rete escursionistica, strumento e presupposto per la conoscenza e la classificazione dei percorsi, per la manutenzione e per la cura degli stessi, per la programmazione degli interventi per le attività di monitoraggio.

“Mi sembra doveroso – ha concluso Magoni – un ringraziamento anche al Gruppo degli Alpini che insieme ad altre associazioni del territorio in questi anni ci hanno consentito di mantenere vivi i nostri quasi 13 mila km di sentieri con un lavoro prezioso e certosino garantendo così la salvaguardia di questo enorme patrimonio”.

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